Solvay cede a Fluorsid 70 dipendenti preoccupati

Porto Marghera. Notizia inattesa, lavoratori in assemblea per decidere come procedere. Lo stabilimento era già stato fortemente ridimensionato dieci anni fa
FAVARATO MARGHERA 06/11/07 via F.lli Bandiera volantinaggio e presidio operai Petrolchimico © Bertolin M.
FAVARATO MARGHERA 06/11/07 via F.lli Bandiera volantinaggio e presidio operai Petrolchimico © Bertolin M.

MARGHERA. La notizia della cessione come “ramo d’azienda” al Fluorsid Group di Cagliari – specializzato nella produzione dei derivati dell'acido fluoridrico – dell’ultima fetta dello storico stabilimento della Solvay, nell’area del Petrolchimico di Porto Marghera, è arrivata come un fulmine a ciel sereno.

Durante l’assemblea tenutasi ieri in stabilimento, i 70 dipendenti hanno espresso la loro rabbia e preoccupazione per esser estati messi al corrente della cessione dello stabilimento – ma a quanto pare non dei terreni che restano di proprietà della multinazionale Solvay – solo all’ultimo momento, senza alcun preavviso e confronto che potesse far capire quali sono le reali intenzioni di chi acquista e a quali condizioni. Per questo è stato annunciato lo stato di agitazione sindacale con la richiesta di un urgente incontro sia con la direzione di Solvay che con gli acquirenti del Fluorsid Group.

Lavoratori e sindacati, per il momento, hanno a disposizione solo un comunicato ufficiale in cui Solvay Specialty Polymer comunica di aver «siglato un accordo preliminare con Alkeemia, parte di Fluorsid Group, per la cessione dell’impianto chimico di Porto Marghera, che produce acido fluoridrico». L’acido fluoridrico è attualmente utilizzato da Specialty Polymers come base dei polimeri speciali e, come spiega il comunicato «la cessione è in linea con la strategia di Solvay Specialty Polymers di concentrarsi su prodotti ad alto contenuto tecnologico e di innovazione, migliorando la sostenibilità della propria produzione».

Il comunicato precisa che «Fluorsid Group è una realtà imprenditoriale italiana specializzata nella produzione dei derivati dell’acido fluoridrico, è uno dei principali attori sul mercato nazionale ed internazionale. Alkeemia subentrerà rilevando tutte le attività e le risorse presenti nel sito di Porto Marghera e al termine dell’iter di cessione, previsto entro la metà del 2018, una volta completate le formalità necessarie».

Davide Camuccio, della segreteria della Filctem-Cgil ricorda che «già in passato i lavoratori della Solvay hanno subito a Porto Marghera un forte ridimensionamento, dimezzando produzioni e forza lavoro». «L’impatto occupazionale riguarda 70 lavoratori dipendenti diretti e altrettanti dell’indotto» aggiunge Camuccio «La Solvay non è nuova a queste ‘sorprese’ a dimostrazione di relazioni industriali ai minimi termini senza alcun rispetto per la dignità dei lavoratori e della democrazia nei luoghi produttivi. Ma noi saremo in prima linea, insieme ai lavoratori, fino a quando non ci saranno fornite le debite spiegazioni e non ci saranno le necessarie garanzie di rilancio produttivo e occupazionali».

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