Caldo con malori e blackout, bimba in arresto cardiaco in spiaggia

Bollino arancione per rischi sulla salute. Il centro di Mestre senza elettricità per un’ora, luce che andava e veniva a Bibione

Giovanni Cagnassi, Mitia Chiarin, Rosario Padovano
Due mestrini si godono il fresco in punta San Giuliano foto porcile
Due mestrini si godono il fresco in punta San Giuliano foto porcile

Bollino arancione a Venezia, tra le città più calde d’Italia con il record di 33 gradi registrati nel primo pomeriggio e una minima nella notte che non scende sotto i 25, con malori e problemi. E giovedì è previsto un picco termico con la colonnina destinata a raggiungere i 38 gradi.

Al Cavallino, lunedì mattina, si è sfiorata la tragedia: una bimba svizzera di un anno e mezzo è andata in arresto cardiaco ed è stata salvata dai bagnini e dai volontari della Croce Verde.

Vittima del caldo e di una febbre, forse sottovalutata dai genitori in vacanza sul litorale, che l’hanno portata in spiaggia nonostante il malessere: caldo e afa hanno fatto il resto. La piccola si è sentita male, ha avuto le convulsioni e i genitori hanno chiesto aiuto. Gli assistenti al salvataggio, lungo la spiaggia di fronte al camping Mediterraneo, sono subito intervenuti per rianimarla. Sul posto anche la Guardia Costiera per agevolare i soccorsi.

I volontari della Croce verde hanno continuato le manovre rianimatorie in attesa dell’arrivo dell’elisoccorso. La piccola era già in arresto cardiaco e il suo debole organismo ha superato la crisi a fatica grazie ai soccorritori. Erano circa le 11 quando l'elisoccorso di Treviso l’ha trasferita al reparto di pediatria di Padova, già cosciente e fuori pericolo, ma in osservazione medica per le prossime ore. Anche il malore che ha colto la piccola turista svizzera è conseguenza del caldo e dell’afa di questi giorni, a maggior ragione durante uno stato febbrile.

E sempre una congestione da caldo è all’origine del malore di un bagnante nello specchio d’acqua davanti piazza Aurora a Jesolo. I bagnini di “Mare Blu Adriatica”, Arthur e Massimiliano, con la moto d’acqua, hanno soccorso e salvato un 70enne turista straniero che aveva perso i sensi in acqua. L’uomo è stato salvato e rianimato sulla battigia. L’incidente lunedì verso le 19.

Ondata di calore

Alte temperature e umidità provocano la preoccupante ondata di calore che allarma e affanna tutti. E la situazione perdura, informa il bollettino quotidiano emesso dall’Arpav che conferma l’allarme climatico emesso della Regione Veneto.

Il caldo persistente e una elevata umidità possono causare situazioni di disagio fisico di diversa gravità, fino a mettere a rischio la salute delle persone più vulnerabili, come anziani, neonati, bambini con meno di 4 anni, persone affette da patologie croniche, persone con disturbi delle sfera cognitiva.

All’ospedale di Mestre

Al reparto di geriatria dell’ospedale dell’Angelo, spiega il primario Ernesto Rampin, non si è alle prese - al momento - con ricoveri con numeri da record. La media di ricoveri all’anno è di 1.600. In questo periodo si viaggia sui 130 ricoveri al mese. E anche al pronto soccorso, precisano dall’Usl3, non si segnalano situazioni di emergenza sul fronte accessi.

«Si tratta di un test importante i cui risultati vedremo con certezza solo nei prossimi mesi. Certo è che l’ondata di calore quest’anno è iniziata prima. E occorre affrontare questa situazione ricordandosi dei più fragili, magari condividendo l’aria condizionata con chi, tra i vicini di casa, specie se anziani e malati, non ne è in possesso», dice il primario. Anche per battere l’altro male dell’estate, ovvero la solitudine degli anziani. In un reparto come geriatria si convive anche con le difficoltà di tantissime famiglie. Non ci sono più i posti sollievo nelle Rsa. Un problema, questo, che rischia di esplodere perché ci sono famiglie costrette a rinunciare alle ferie per seguire i parenti anziani. Senza aiuti dalle strutture.

Disagi in hotel a Bibione

Disagi si sono verificati in tutta la provincia di Venezia, non solo a Mestre: dal centro città alla Riviera passando per il Miranese. A Bibione, diverse strutture ricettive sono rimaste senza corrente, sulla scorta del caldo e dei consumi alle stelle per via del bisogno di fresco, con disagi non indifferenti per i turisti e le persone che si recano a passare qualche giorno nella località balneare re termale, sia stranieri che veneziani, parecchi, i quali emigrano verso la costa.

I blackout

L’intenso utilizzo di ventilatori e condizionatori d’aria ha i suoi contraccolpi. A Mestre per un’ora il centro è rimasto senza corrente. Coinvolta una vasta area: piazza XXVII Ottobre a Corso del Popolo, via Mestrina e via Poerio. C’è chi si è ritrovato bloccato in ascensore. Supermercati come la Coop di Corso del Popolo hanno dovuto temporaneamente chiudere. Tutti hanno boccheggiato, senza ventilatori e condizionatori, in attesa che tornasse l’energia elettrica.

Secondo E-Distribuzione di Mestre, del gruppo Enel, si è trattato «di un evento accidentale ad un componente della rete di distribuzione che ha interessato intorno alle 13.15 il centro di Mestre e riconducibile alle particolari temperature di questi giorni».

In trenta minuti i tecnici del Centro Operativo di E-Distribuzione di Mestre hanno «rialimentato oltre il 70% della clientela. Tutti i restanti clienti sono stati rialimentati alle 14.10».

Bollette alle stelle

Immancabili i rincari sulle bollette, stimati nel 10 per cento dall’Adico di Mestre. In media a Venezia l’aumento dei consumi produce una spesa (per il settore di maggior tutela) che passa dai 546,90 euro del 2024 ai 601,49 euro di quest’anno (55 euro in più). Nel settore libero, una giungla di oltre ben settecento proposte, rincari del 20 per cento circa con un aumento di almeno 70 euro.

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