Soluzione innovativa per risolvere i problemi di sordità

VENEZIA. Anche in Veneto è possibile usare le protesi acustiche osteointegrate, che consentono di recuperare la capacità di comunicare ai pazienti con gravi sordità di tipo misto, e che non possono portare le tradizionali protesi acustiche. Merito va all’Asl 12, che ha introdotto questa nuova pratica a Venezia.
I primi “impianti” di queste protesi rivoluzionarie sono stati eseguiti il 15 luglio su due donne dal primario di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Civile, Sandro Bordin (nella foto). «Le nuove protesi sfruttano le tecniche sviluppate nell’implantologia dentaria», spiegano dall’Asl 12, «che consistono in una vite di titanio che viene inserita con trapani speciali nella teca ossea del cranio. Dopo circa un mese questa vite, perfettamente integrata nell’osso, diventa il pilone di aggancio per un microprocessore che trasmette le onde sonore alla coclea bypassando in questo modo l’apparato di trasmissione naturale che è danneggiato dalla malattia». Il reparto di Otorino di Venezia conferma la sua vocazione per i trattamenti innovativi nell’ambito della cura delle sordità. E si conferma uno dei pilastri del nuovo Dipartimento interaziendale di Otorinolaringoiatria, diretto dal primario Orl di Mestre, Roberto Spinato, in cui operano anche i reparti di Mirano e Chioggia. (s.b.)
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