«Solidarietà, ma siamo preoccupati»

Cavallino. Il sindaco Orazio in contatto con la Casa Regina Mundi
 
CAVALLINO.
«Siamo pronti a lanciare una gara di solidarietà con la protezione civile che possa fornire ai profughi del Regina Mundi tutto quanto sarà necessario come shampo, bagnoschiuma, pannolini e generi di prima necessità». Il sindaco Claudio Orazio si tiene continuamente informato attraverso la direzione della struttura turistica religiosa sulla situazione profughi e non ha mancato di far presente all'assessore regionale al Turismo Marino Finozzi ieri in visita al Comune litoraneo le sue perplessità organizzative sulla presenza alla Casa Regina Mundi della Diocesi di Vicenza dei 76 profughi da Congo, Niger, Nigeria, Senegal e Afghanistan.  «Al momento questa emergenza di prodotti per la pulizia non c'è per fortuna perché è già intervenuta la Caritas - ha detto Orazio - ma se dovesse palesarsi la necessità siamo pronti a fare il nostro dovere per non far mancare nulla e garantire condizioni di soggiorno dignitose. Ci chiediamo cosa succederebbe se nel nostro Comune venissero assegnati in soggiorno politico dei minori che mediamente costano all'anno da 20 a 30 mila euro».  La seconda giornata è continuata per i profughi nella più assoluta normalità con le donne che si sono offerte di fare le pulizie nella struttura, i bambini che ne hanno approfittato per giocare nel parco e nella pineta. Per ora la situazione è parsa sotto controllo e la gestione del Regina Mundi non ha lamentato incidenti di percorso. Rassicuranti le parole dell'assessore regionale Marino Finozzi. «Un numero di profughi così alto a Cavallino-Treporti resterà solo pochi giorni - ha detto - ne è previsto uno ogni 2.000 abitanti quindi il litorale potrà trattenerne al massimo 7. Per ora Cavallino funge da mero punto di raccolta».  Intanto il dibattito politico sugli arrivi da Lampedusa si è esteso sul resto nelle vicine Jesolo e Bibione che, in apertura di stagione, si trovano di fronte anche loro all'arrivo improvviso dei profughi.  

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