Solidaria 2019 a Padova lancia «Sconfinamenti»

Oggi il via al Festival del terzo settore, per una settimana richiama l’attenzione sui temi caldi e si prepara all’appuntamento con la Capitale Europea nel 2020



Padova apre le braccia al Terzo Settore con Solidaria 2019. Da oggi fino a e domenica prossima sarà l'intera città ad ospitare gli oltre 25 mila volontari e professionisti del no-profit in un programma di eventi che è una vera e propria prova generale per il 2020, quando Padova sarà capitale europea del volontariato.

Parchi, parrocchie, sedi istituzionali e le sale più prestigiose della città, assieme agli spazi di impegno civile dislocati nei quartieri apriranno le porte, tra arte, cultura e riflessioni sociali, ad una solidarietà tanto contestata in sede di dibattito pubblico nazionale quanto praticata in concreto da oltre 6 milioni di italiani tra volontari e professionisti.

Una settimana carica di incontri con ospiti di fama come il matematico Piergiorgio Otifreddi, il teologo Vito Mancuso, i musicisti Giovanni Sollima e Sonig Tchakerian, l'attore Andrea Pennacchi ma pure tanti docenti, giuristi, giornalisti, volontari e professionisti del Terzo Settore. Un evento dedicato ad un sistema che cresce a ritmi costanti e che vede Padova, con le sue oltre 6300 realtà attive nel 2018, un polo veneto e nazionale indiscusso.

«Quest'anno il titolo di Solidaria è “Sconfinamenti”» spiega Emanuele Alecci, presidente di Csv, assieme al Comune di Padova promotore dell'evento. «Ricorrono i 30anni dalla caduta del muro di Berlino e i 200 della stesura definitiva de L'Infinito di Giacomo Leopardi. Una data straordinaria dunque per chi vuole guardare al di là di tutti gli steccati scoprendo cose straordinarie e liberando nuove energie. Anche il volontariato credo stia in una terra di confine: tra narrazioni più o meno interessate e la realtà sociale delle nostre comunità, tra cittadini normali ed invisibili, tra quello che “sarebbe giusto” e quello che di utile, in tanti, cercano di fare ogni giorno».

Ma Padova, che ha scelto di essere “Città Rifugio” dove accogliere coloro che hanno difeso i diritti umani nel loro paese e sono dovuti fuggirne, si prepara con questa Solidaria 2019 ad una nuova sfida: quella di trasformarsi in Capitale Europea del Volontariato nel 2020. Un percorso che prenderà avvio il 5 dicembre prossimo. I rappresentanti di Palazzo Moroni andranno a Kosice in Slovacchia a raccogliere il vessillo di Capitale Europea, dando avvio ad un anno intero di eventi che accoglierà, il 7 febbraio prossimo, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Viviamo un momento storico nel quale sembra prevalere l’individualismo, se non addirittura l’egoismo» dice Sergio Giordani, sindaco di Padova. «Un evento così importante ci porta a riflettere sulla partecipazione e l’impegno sociale verso gli altri. Solidaria lavora su questo sentire e sottolinea che l’essere a disposizione degli altri non è confinato oggi nella tradizionale sfera del sostegno e dell’aiuto alle persone meno fortunate, ma è un poderoso strumento per costruire in ogni settore una comunità migliore».

Il 2020 quindi come occasione per la città di trasformarsi in capitale del dibattito continentale sul futuro sociale dell'Europa.

«Avremo bisogno dell'aiuto di tutte le istituzioni, pubbliche e private, per fare di questa opportunità una tappa strategica della crescita europea» conclude Alecci. «Ma nessuno di noi vuole che tutti diventino operatori o volontari. Piuttosto vorremo che i cittadini e la politica inforchino per un attimo gli occhiali del terzo settore. Perché dietro la facciata del degrado, dietro l'anziano come un costo, dietro alla grande istanza dell'ambiente c'è un mondo sorprendente che troppo spesso teniamo lontano dallo sguardo. Il nostro obiettivo non è "essere buoni" ma promuovere una cittadinanza attiva, informata e autenticamente democratica. Con Solidaria 2019 e con un 2020 da Capitale Europea tenteremo di farlo non solo discutendo di assistenza ma pure di cultura, società, giustizia, sport e, perché no, anche di politica».



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