So Young, coreana anima delle associazioni Francesco ed Elena tra fotografie e gioielli

So Young Hann è un giovane architetto coreano e in Italia è arrivata per scoprire il nostro Paese e studiarne l’architettura. È stata a Milano e a Firenze e poi a Venezia si è fermata per lavorare al padiglione coreano della Biennale. E qui ha deciso di fermarsi e di diventare veneziana. Ha scelto di vivere a Castello e di frequentare meno possibile la comunità coreana della città perché «solo così conosci Venezia. È una città dove si vive bene, dove le gente è socievoli e disponibili anche con le persone straniere».
So Young ha iniziato così a conoscere i veneziani, il mondo delle associazioni e quando per conto del padiglione coreano hanno deciso di fare un dono alla città, ha imparato a rapportarsi con le persone che quotidianamente e volontariamente si battono per la salvaguardia di Venezia. Per lei è stato un corso accelerato di venezianità. In pochi anni So Young è diventata parte attiva di associazioni e grazie a queste conosce gli umori di una città che ha mille problemi e altrettanti umori. Come architetto ha seguito svariati corsi: tra questi anche uno sui vari intonaci usati nei palazzi. Quando, poi, è in cantiere «mi incollo agli operai per capire quello che stanno facendo. Faccio mille domande e a volte li stresso», racconta ridendo.
cibo E CUCINA
Una città e una cultura le capisci anche dal cibo. E lei per questo parla un sacco con il macellaio o il fruttivendolo di vicinato dove va a fare la spesa. Sono loro che le insegnano a cucinare quello che compra. Sono loro a regalarle tutti i segreti di quello che finisce sul piatto. Sul cibo ha una preferenza: «Mi piacciono tantissimo le verdure di Sant’Erasmo». —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia