«Siamo un paese, non periferia»
Trivignano vista da don Sandro Vigani: «Ci salva la vocazione agricola»

La chiesa di San Pietro Apostolo a Trivignano con la nuova elegante piazzetta alberata La parrocchia segue oltre tremila abitanti
TRIVIGNANO.
Un quartiere? No, un paese. È questa la definizione che don Sandro Vigani, titolare della parrocchia di San Pietro Apostolo, dà di Trivignano. «Non c'è niente di più sbagliato che pensare alla nostra realtà come a una periferia».
Un'analisi, quella di don Sandro, alla guida della comunità religiosa di Trivignano da dieci anni, tesserino dell'Ordine dei giornalisti in tasca, che sfata molti luoghi comuni su una parte della terraferma che vive e difende la propria identità. Terra di confine a due passi dal Comune di Martellago, Trivignano conta circa 3.300 abitanti che sentono fortemente l'appartenenza al territorio. «Sarebbe un grave errore vedere Trivignano come un posto lontano da tutti e abbandonato», attacca don Sandro, «come è sbagliato pensare a noi come a uno dei tanti quartieri. Grazie al cielo noi abbiamo conservato ancora le abitudini e la vita di un paese, con punti di riferimento ben definiti per la collettività che possono essere la parrocchia oppure una società come la Polisportiva Arcobaleno. Qui abbiamo ancora negozi a misura d'uomo. Ed è per questo motivo che se chiedete alla gente da dove viene non vi risponde "da Mestre", ma rivendica il fatto di vivere a Trivignano. Qui si sta bene anche per il fatto che sia Martellago, sia il centro di Mestre non sono poi così distanti». Per don Sandro uno degli elementi che caratterizzano la diversità di Trivignano è anche il fatto che questa parte della città ha conservato una sua vocazione fortemente agricola. «Questo è uno degli aspetti più importanti», sottolinea, «visto che in questi giorni d'estate a circolare sulle piste ciclabili che si trovano a Trivignano c'era tanta gente proveniente da Mestre, qualcuno addirittura si è mosso per andare a fare compere dai contadini. Il nostro è un territorio dove la campagna ha un ruolo ancora molto importante ed è per questo motivo che pubblicamente mi sono espresso contro la realizzazione della Supercastellana, strada che se diventasse realtà ci trasformerebbe davvero in una periferia». Per don Sandro, insomma, la fortuna di Trivignano è essere rimasto una sorta di paesino di campagna all'interno di una città in piena esplosione demografica e urbanistica. «Una delle componenti importanti per il paese», conclude don Sandro, «è il fatto che una decina di anni fa si è formato un comitato civico promosso dall'attuale consigliere comunale Bruno Lazzaro che ha messo in moto tutta una serie di iniziative utili per Trivignano. La cosa più importante», conclude il parroco, «è avere impedito che anche la nostra comunità fosse interessata dalla crescita edilizia: avrebbe portato alla fine della nostra identità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Leggi anche
Video