Si spegne a 54 anni la titolare del Pachuka Sconfitta dalla malattia
lido
Dopo aver lottato per due mesi contro una malattia improvvisa, Cristina Tedesco non ce l’ha fatta e si è spenta venerdì sera a 54 nella sua casa. Originaria del Lido, la sua forza d’animo e la sua intraprendenza erano doti conosciute a tantissimi abitanti dell’isola, ieri commossi alla scoperta della tragedia. Merito anche del Pachuka a San Nicolò, gestito insieme al marito da oltre vent’anni. È a loro che si deve la trasformazione del locale, all’estremità nord dell’isola e affacciato sulla spiaggia. Prima dell’attuale gestione, il Pachuka era conosciuto solo come ristorante. Grazie al rilancio di Cristina Tedesco e di suo marito, nel corso degli anni è diventato un punto di ritrovo per tantissimi lidensi, oltre che uno dei pochi locali ad organizzare nella stagione estiva feste e appuntamenti per i giovani. Cristina si occupava prevalentemente della gestione della spiaggia, ultimo tratto di litorale prima della diga di San Nicolò. E anche lo stabilimento, con il passare degli anni, aveva subito una vera e propria trasformazione. Dalle poche capanne a disposizione, ultimamente erano diventate una cinquantina insieme ad un centinaio di ombrelloni. Merito anche delle numerose iniziative realizzate a due passi dal mare. Tra queste, Cristina era stata la prima ad importare qualche anno fa al Lido la “Bau Beach”, la spiaggia destinata ai padroni e ai propri cani. All’inizio temeva lamentele e proteste, in realtà con il passare del tempo la sua scommessa si era rivelata azzeccata. Proprio lo scorso agosto aveva organizzato un corso per addestrare cani bagnino in compagnia dei padroni. Quella per i cani era per Cristina una vera passione, condivisa da tutta la sua famiglia.
Sposata da oltre trent’anni, insieme al marito ha condiviso anche la carriera lavorativa. Prima del Pachuka, infatti, i due hanno gestito il bar in piazzale del Casinò, costretto a chiudere a causa dei cantieri per il nuovo palazzo del cinema poi mai realizzato; e il Caribe, in lungomare.
Le sue condizioni di salute si sono aggravate a partire da febbraio, di ritorno con il marito dalla loro casa a Tenerife. Nelle ultime settimane sembrava rispondere alle cure. Purtroppo, nell’ultimo periodo le sue condizioni si sono aggravate irrimediabilmente. Lascia due figlie, Nicole e Michelle, e il marito Roberto. Nei prossimi gironi saranno fissati i funerali, a cui potranno partecipare solo i familiari più stretti. —
e.p.
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