Si schianta con la moto su un’auto, muore a 36 anni

FOSSÒ Si schianta in sella alla sua moto contro un’auto che sta svoltando per superare il cancello di casa. E’ morto così Omar Rampado, 36 anni, residente in via Alessandrini 11 a Campagna Lupia. Il terribile impatto è avvenuto ieri pomeriggio in via Castellaro a Fossò. Erano le 13.45 quando il ragazzo, in sella alla sua Yahama R1 1000, come ogni giorno si stava recando al lavoro. Giunto in via Castellaro la strada che dal centro di Camponogara porta a Fossò, ha dato gas a tutti i 189 cavalli del suo bolide. La moto, che raggiunge i 100 chilometri orari in 3,4 secondi, di fronte al civico 119 si è trovata davanti la Chevrolet Aveo condotta da F. M., 71 anni, con a lato la moglie M. D., 69 anni, che provenivano da Fossò e stavano svoltando a sinistra per entrare nel vialetto di casa. Per l’uomo non c’è stato nemmeno il tempo di provare a stringere il freno: l’impatto è stato violentissimo.
La moto è piombata sul mezzo a tutta velocità. Agghiacciante la scena che si è presentata davanti ai primi soccorritori: Omar Rampado era raggomitolato su se stesso, rimasto incollato tra la moto e l’auto riverso sull’asfalto. I sanitari del Suem di Dolo giunti sul posto dopo pochi minuti lo hanno disteso per terra e non hanno nemmeno tentato di rianimarlo: il centauro era già privo di vita. Secondo i testimoni il 37enne viaggiava a una velocità elevatissima. Le lamiere dell’auto, in seguito all’impatto, si sono accartocciate intrappolando all’interno la donna. I vigili del fuoco di Mira giunti sul luogo del drammatico incidente hanno dovuto lavorare per circa un’ora per riuscire a segare le lamiere dell’auto e liberare la donna. M.D. è stata trasportata d’urgenza dall’elisoccorso all’ospedale di Padova con una serie di fratture agli arti e al bacino anche se è rimasta sempre cosciente e non è in pericolo di vita. Il marito invece è stato condotto dal Suem all’ospedale di Dolo dove è stato sottoposto a vari accertamenti. Sul posto anche i carabinieri delle stazioni di Vigonovo e Camponogara e la polizia locale dell’Unione dei Comuni che ha provveduto ai rilievi dell’incidente e ha deviato il traffico.
La strada è rimasta chiusa per oltre cinque ore. Sul luogo dell’incidente si è formato subito un capannello di curiosi. A dare l’allarme è stato F.R. di Camponogara, l’unico testimone oculare che, in bicicletta, si stava recando al lavoro. «Era un proiettile lanciato a folle velocità», racconta l’uomo ancora profondamente sotto choc. «L’impatto è stato terribile», prosegue, «la moto proveniva da Camponogara quando di fronte a sè ha trovato l’auto che stava svoltando per entrare in casa. Non ha fatto in tempo nemmeno a frenare. La moto ha impattato violentemente e lui è rimasto li, a terra. Sono ancora sconvolto. Ho dato subito l’allarme. Quando è arrivata l’ambulanza gli hanno tolto il casco ma non c’era più nulla da fare. Era già morto. Correva forte, troppo forte». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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