Si impicca a 23 anni nell'ex albergo
Il giovane è stato trovato dalla compagna all'interno di un armadio I due ragazzi, tossicodipendenti, occupavano lo stabile di via Rizzardi

La polizia e i sanitari dopo i rilievi nell’hotel della tragedia
MARGHERA.
Lo ha trovato penzoloni, all'interno dell'armadio aperto, la compagna di strada. Era morto impiccato da almeno 18 ore. E.D.C., 23 anni, originario di Vittorio Veneto ma senza fissa dimora, che bazzicava a Marghera da qualche anno. Ha deciso di farla finita all'interno dell'hotel Lloyd di via Rizzardi. Il ragazzo con un presente di tossicodipendenza non è chiaro perché ha preso questa decisione. La compagna, coetanea, non lo vedava da quasi due giorni. I due ragazzi avevano occupato lo stabile che da alcuni anni è chiuso e solo l'insegna ricorda che lì c'era un hotel. Entrambi erano finiti nel tunnel della droga e si arrangiavano come potevano per vivere e garantirsi la dose quotidiana di eroina. Il terminale della banca dati del ministero dell'Interno racconta che il ragazzo aveva soprattutto precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, caratteristici del mondo della tossicodipendenza. Sia lui che la compagna sono conosciuti anche dagli operatori del servizio del Comune che si occupa di tossicodipendenze. Dopo aver scoperto il corpo inanimato del compagno la ragazza ha avvertito il 118. Sul posto un'ambulanza del Suem e una volante della Questura. Quindi il pm di turno ha deciso di far intervenire il medico legale. Questo per avere la certezza che si trattasse veramente di suicidio, circostanza che il medico ha confermato. Dopo i rilievi della polizia scientifica il cadavere è stato rimosso. La ragazza, originaria di Eraclea, e con un foglio di via del Questore, è stata denunciata perché non ha rispettato il provvedimento.
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