Si guasta un locomotore treni in ritardo di un’ora

PORTOGRUARO. Una ventina di treni regionali con ritardi fino a un’ora. Un paio di convogli limitati nel loro percorso, tra cui il regionale 2685 Portogruaro-Trieste, soppresso nella tratta...

PORTOGRUARO. Una ventina di treni regionali con ritardi fino a un’ora. Un paio di convogli limitati nel loro percorso, tra cui il regionale 2685 Portogruaro-Trieste, soppresso nella tratta Monfalcone-Trieste. E’ questo il bilancio della mattinata di passione vissuta ieri dai pendolari che dal Veneto Orientale si dovevano spostare verso il Friuli. Tutta colpa di un guasto al locomotore di un treno merci, che si è verificato poco prima delle 7 del mattino nel tratto della linea che attraversa il Carso giuliano, alle porte di Trieste. Il treno merci si è fermato in linea, nei pressi della località di Bivio d’Aurisina, bloccando il transito dei convogli in direzione Venezia. La circolazione ferroviaria è potuta dunque proseguire solo sull’altro binario rimasto libero, dove i treni sono transitati a senso alternato in attesa dell’arrivo di una locomotiva di soccorso per trainare il convoglio merci guasto. Molto pesante il bilancio dei ritardi, che hanno coinvolto i treni della linea Venezia- Trieste, sia via Portogruaro che via Udine. Non sono mancate, naturalmente, le proteste dei viaggiatori. Da parte sua Trenitalia ha fatto sapere che «l’inconveniente tecnico ha penalizzato venti treni regionali, tre intercity e tre Frecce, che hanno registrato ritardi fino a sessanta minuti. Due tre regionali sono stati limitati nel loro percorso».

Tra questi, come detto, c’è stato anche il regionale 2685, partito da Portogruaro alle 6.09 e limitato nel percorso a Monfalcone. I viaggiatori hanno proseguito poi per Trieste con un altro treno.

Parecchi disagi, dunque, per chi si doveva spostare dal Veneto Orientale verso il Friuli. Meglio è andata per chi doveva raggiungere Venezia e ha potuto utilizzare i “regionali lenti” in partenza dalla stazione di Portogruaro. La circolazione è tornata progressivamente alla normalità dalle 9.45.

Giovanni Monforte

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