Si cappotta nel Tergolino. Muore a 19 anni

Vigonza, Riccardo Rossi era un calciatore del Mellaredo
Riccardo Rossi
Riccardo Rossi
 
VIGONZA.
Ha tirato dritto sull'ultima curva a destra prima del sottopasso ferroviario di via Luganega, finendo capovolto nel Tergolino dopo aver abbattuto un palo della segnaletica. Riccardo Rossi, 19 anni compiuti il 19 marzo, la notte scorsa è stato estratto ancora vivo ma in condizioni disperate dalla Ford Ka della madre e trasportato a sirene spiegate all'ospedale di Padova. Dov'è spirato un'ora dopo nonostante il prodigarsi fino allo stremo dei medici del Pronto soccorso. Il tragico incidente è accaduto lungo la strada tortuosa e stretta che collega Fiesso, Pianiga e Barbariga al centro di Vigonza, presa spesso come scorciatoia. Riccardo stava sicuramente rientrando a casa a Codiverno. A tradirlo, forse, è stato un colpo di sonno; o forse l'inesperienza nella guida. Aveva preso la patente un paio di mesi fa. Dopo l'incidente la Ford Ka era riversa nel canale, Riccardo imprigionato nell'abitacolo, incosciente. Per estrarlo, i pompieri hanno tagliato il tettuccio della utilitaria, quindi il giovane è stato caricato sull'autolettiga dove i sanitari lo hanno sottoposto alle pratiche rianimatorie. Poi la corsa disperata verso il Pronto soccorso di Padova. Alle 2.50, purtroppo, Riccardo è stato dichiarato morto. In ospedale sono accorsi i familiari, che hanno potuto vederlo brevemente. Riccardo Rossi giocava con il Mellaredo, dove ieri la notizia è arrivata di prima mattina. Marino Zuanti, presidente del sodalizio, mister Alessandro Guion e i compagni della squadra sono sconvolti. «Mi ha informato il mister, era disperato» dichiara Zuanti «Riccardo era un nostro atleta, giocava in attacco. L'avevamo preso a inizio stagione dal Pionca, era arrivato a fine settembre. Ha giocato tutto il campionato dilettanti con noi, nei Juniores provinciale. Era un ragazzo sanissimo, perfetto, stupendo, tranquillo e bravo. E più maturo della sua età, direi quasi un adulto. Aveva ottime qualità.

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