Sherwood prenota il parco di San Giuliano

Il festival tornerà da Redentore a Ferragosto: «Studiamo una collaborazione con il Marghera Village»

Il Venice Sherwood Festival si prepara al secondo sbarco al parco di San Giuliano, nel grande “polmone verde” su cui ha messo gli occhi anche l’organizzazione del “Marghera Village”, che lascerà Marghera, e l’area Panorama, per tentare di emigrare a Mestre senza più polemiche sui decibel.

Sarà sfida tra manifestazioni estive? Pare di no. Dal Comune di Venezia spiegano che anzi si lavora per un cartellone estivo all’insegna della collaborazione. I primi passi con una serie di riunioni che hanno già preso il via coinvolgendo gli uffici del vicesindaco Simionato, dell’assessore Bettin e la Municipalità di Massimo Venturini. E gli stessi organizzatori del Sherwood festival, esportato l’anno scorso da Padova, confermano che si tenta una collaborazione. «Con il Marghera Village credo ci potrà essere una buona collaborazione, visto che ci conosciamo da tempo», spiega Graziano Sanavia, uno degli organizzatori dello Sherwood.

Nel 2012 il festival Sherwood aveva salvato l’estate mestrina nel parco rimasto orfano dell’Heineken, emigrato a Rho (e che quest’anno non dovrebbe nemmeno svolgersi, “vittima” illustre della crisi dei festival musicali) con un programma dal 20 luglio al 5 agosto. «Quest’anno puntiamo ad una proposta dai tempi più lunghi, forti dell’esperimento del 2012 che è andato molto bene», conferma Sanavia. «Stiamo già lavorando al programma e pensiamo di iniziare con il Venice Sunsplash, il festival dedicato al reggae, per poi proseguire con la programmazione del Sherwood, proponendo concerti sia di livello nazionale che proposte locali e realtà che altrimenti non troverebbero spazio per esprimersi». Confermato il filone popolare di un festival che a Padova oramai è una certezza e si è tramutato in un business importante per Radio Sherwood, storica emittente e “voce” dei centri sociali del Nordest che hanno cambiato pelle e come nel caso del Rivolta di Marghera da centri occupati sono diventati strutture in convenzione con l’amministrazione comunale che operano nel sociale con tante attività diversificate.

«Il nostro è un festival popolare e indipendente, che opera senza alcun tipo di finanziamento pubblico e a Padova abbiamo ampiamente dimostrato che la formula funziona», ribadiscono gli organizzatori .

Ovviamente la trattativa con il Comune di Venezia, la Municipalità e pure con l’ente Parchi, presieduto da Giovanni Caprioglio che attende di visionare la proposta per valutarla in consiglio di amministrazione, è ancora in corso.

Le date però trapelano: il festival potrebbe iniziare in occasione del Redentore, la terza domenica di luglio, con una grande festa popolare, e chiudersi a Ferragosto, dopo un mese di eventi, spettacoli, per lo più a basso costo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia