Sgravi per la ricerca Progetti fantasma per truffare il fisco

SANTA MARIA DI SALA. In quattro sono indagati per associazione per delinquere e truffa ai danni dello Stato e in 250 per evasione fiscale, per decine di milioni di euro.

Al centro dell’inchiesta la società di Ricerca e Sviluppo Eidon Lab, con sede in piazzetta Modin 12 a Padova: nel mirino della Procura di Padova i vertici, ovvero Marco Santoro, la moglie Lucilla Lanciotti, Alessandro Manganelli Di Rienzo (fratello di Elena, ex fidanzata del dentista faccendiere Alberto Vazzoler a processo con l’accusa di riciclaggio internazionale), e Giampiero Abate.

Ma ci sono anche 250 società, con sedi in tutta Italia e clienti del laboratorio di ricerca padovano nella lunga lista degli indagati compilata dal pm Roberto D’Angelo. Tra queste ci sono anche le Officine Meccaniche Venete di Santa Maria di Sala, con un progetto da 75 mila euro.

Secondo la Procura di Padova le società sfruttavano il credito fiscale per la ricerca introdotto con decreto nel 2011 per affidare progetti a Eidon Lab: il beneficio era garantito per entrambe le parti. Le società recuperavano il 90% dell’investimento grazie al decreto, Eidon Lab si intascava il 20% sul valore di ogni progetto. Fin qui niente di strano.

Da un controllo dell’Ufficio Anti-frode dell’Agenzia delle Entrate, sarebbe emerso però che i progetti di ricerca, in realtà, restavano sulla carta. In sostanza, per le aziende il progetto presentato era solo una scusa per recuperare credito fiscale, quindi pagare meno tasse. —

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