Sfilata in bikini sul sagrato Polemica sulla Notte rosa

Il concorso di bellezza davanti alla chiesa ha indispettito parroco e molti fedeli Gli organizzatori: «Ma che scandalo, la bellezza è una caratteristica femminile»

GAZZERA. Le ragazze in bikini sul sagrato della chiesa hanno innescato una maxi polemica per la sfilata della Notte Rosa. Sabato scorso, come avviene dal 2007, il centro della Gazzera è stato chiuso al traffico e sono stati organizzati numerosi eventi per celebrare questo appuntamento voluto dalla Municipalità per rimarcare, appunto in “rosa”, il ruolo delle donne tra arte e cultura.

Quest’anno i promotori della locale associazione commercianti e artigiani hanno previsto mercatini, iniziative per i bambini, un talent show, mostre e una sfilata di moda che ha coinvolto numerose ragazze e alcune attività commerciali della Gazzera. A protestare però ieri è stata Teresa Dini, ex presidente municipale, proprio colei che lanciò l’idea della Notte Rosa. «Quell’evento era nato per rivitalizzare il centro storico di un quartiere periferico, salvaguardare i negozi di vicinato dall’invasione dei centri commerciali, e soprattutto rimarcare il ruolo della donna tra arte e cultura», afferma Teresa Dini. «Ora si è perso soprattutto il motivo per chiamare “rosa” questo evento, poiché si è visto che è diventata una qualunque notte bianca come quella contemporanea di Mirano dell’altra sera. Ora non ci sono più i fondi di cui si disponeva una volta, ma rimango amareggiata nell’aver visto tante ragazze in costume sul sagrato con la chiesa sullo sfondo. Non sono bigotta, ma non è stato bello e in tanti lo hanno rimarcato».

Domenico Rosiglioni, che è a capo dell’Associazione artigiani e commercianti fa un balzo sulla sedia e replica seccato: «Non metto in dubbio i meriti della signora Dini nell’aver fatto nascere questo evento, ma non è vero che si è perso il senso delle pari opportunità. Anche la bellezza rientra tra le caratteristiche del gentil sesso, e la sfilata non è stata una volgarità ma una iniziativa legata alla moda che ha reso protagoniste tre attività commerciali della Gazzera: un negozio di abbigliamento, una truccatrice e una parrucchiera. Stiamo lavorando sui giovani e si deve anche diversificare l’offerta. Quella della signora Dini non è una critica costruttiva, e la parrocchia è stata coinvolta oltretutto gratuitamente, ma abbiamo ricevuto lo stesso proteste dal parroco. Non credo che la statua della Madonna si sia scandalizzata per una sfilata di moda. Alla Gazzera si rischia di veder chiudere i negozi di vicinato, e queste feste possono invece dare un aiuto. Altrimenti chiuderà tutto e resterà solo la parrocchia».

E proprio da ambienti vicino alla parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice si lascia intendere che il palco per la sfilata, sul sagrato, sarebbe stata una pessima scelta. Alcuni parrocchiani hanno sottolineato i problemi nell’entrare in chiesa alle 18. 30 per la messa, e la musica ad alto volume durante tutta la funzione religiosa, tanto da far risentire pure don Ottavio Trevisanato. Le ragazze in bikini, poi, avrebbero fatto il resto, facendo sbottare più di qualcuno. «Avessero scelto un palco in una posizione diversa, lontano dalla chiesa, non ci sarebbe stato nulla da dire», ribadiscono dalla parrocchia. «Ma in questo modo si è urtata la sensibilità di alcuni. La Notte Rosa è sempre stata valutata una opportunità, ma non a queste condizioni». Una vicenda che in quartiere non sembra destinata a esaurirsi in breve tempo.

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