Sesso con le nipoti, zio a processo

L’uomo, 46 anni, di Mira, è accusato di aver molestato le tre sorelline di Feltre

MIRA. Sarà don Diego Bardin, l’arciprete del duomo di Feltre che trovò tra i banchi della chiesa il bigliettino con l’invocazione d’aiuto di una delle tre sorelline, il primo dei testimoni ad essere sentito all’udienza dell’11 dicembre dai giudici del tribunale di Belluno nel processo al 46enne di Mira (difeso dall'avvocato Anna Casciarri), accusato di violenza sessuale (tentata e consumata) e di detenzione di materiale pedo-pornografico per aver fotografato nuda una delle tre nipotine. La vicenda si ricollega ad un caso giudiziario emerso un mese fa e che riguarda un processo per molestie e violenze sessuali, durate sei anni, nel silenzio di una mansarda di una casa nel Feltrino.

L'inchiesta fu innescata da un bigliettino, lasciato nel duomo di Feltre, da una delle tre bambine in cui chiedeva al Signore di aiutare lei e le sue due sorelle perché lo zio faceva l'amore con loro: «Ma lui ce l'ha già la moglie, come posso fare?», scriveva nel foglietto la bambina. Un bigliettino trovato da don Bardin in duomo a Feltre e subito consegnato alla Procura della Repubblica che col pm Simone Marcon aprì un'inchiesta. Per gli investigatori risalire alle bambine è stato facile anche perché nel biglietto erano scritti i nomi delle tre sorelline.

Nell’udienza di ieri mattina è stato nominato l’avvocato Massimo Moretti come curatore speciale delle tre bambine visto che il padre (la madre è mancata per malattia l’anno scorso) non ha voluto costituirsi parte civile. S’è inoltre leggermente alleggerita la posizione dell’imputato dal momento che l’accusa di produzione di materiale pedo-pornografico (per aver fotografato nuda una delle tre bambine) mai trovato è stata riqualificata in detenzione. L’avvocato Casciarri ha infine preannunciato al collegio che alla prima udienza dibattimentale del prossimo dicembre la difesa riformulerà la richiesta di patteggiamento a due anni di reclusione, respinta dal giudice delle udienze preliminari.

Pesantissime le contestazioni a carico dell’imputato. Ad accusarlo di molestie sono tutte e tre le sorelle. In un periodo che, per le due bambine più grandi, abbraccia sei anni, dal 2005 al giugno 2011. Le violenze, secondo l’accusa, sarebbero consistite in baci, carezze e palpeggiamenti nelle parti intime delle piccole, nella mansarda di Feltre. L'uomo, uno zio materno acquisito, avrebbe compiuto le violenze anche nella sua casa di Mira, quando le bambine vi andavano a trascorrere le vacanze estive o quelle di Natale.

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