«Servono nuovi progetti per area Italgas e Lavaggi a favore di Santa Marta»

VENEZIA

Verde pubblico, attività artigianali e al servizio della cittadinanza. I residenti ripensano il futuro delle aree Italgas ed ex Platea lavaggi di Santa Marta, dove nei mesi scorsi sono iniziati tre diversi cantieri. Nel primo, sarà realizzato un nuovo parcheggio in un’area di proprietà demaniale gestita da Ferrovie e ceduta all’autorità portuale. Negli altri due, nell’area Italgas, si sta procedendo al drenaggio delle acque sotterranee inquinate dalle attività di produzione del gas e a lavori di bonifica con il taglio di vegetazione e scavi.

Progetti alternativi della cittadinanza però, come illustrato ieri nella conferenza organizzata da “Tutta la Città Insieme”, ci sono e portano la firma degli architetti Matteo Pandolfo, Gianluca Ballarin e Giorgio Leandro. Si parla ad esempio di un’area parco con una zona verde per la protezione delle residenze dai fumi inquinanti e dai rumori delle grandi navi. Poi nuove attrezzature per lo sport, un’area artigianale produttiva, servizi per il terminal. E ancora un parcheggio alberato dedicato ai residenti, per rimediare alle difficoltà di collegamento con la terraferma; un percorso ciclabile e accessibile per collegare Ferrovia e piazzale Roma con il distretto universitario di Santa Marta. Infine un centro urbano per favorire la cittadinanza, recuperando uno dei tanti immobili vuoti.

«Occorre chiarezza e trasparenza su una delle zone più belle della città come quella di Santa Marta», spiega Giovanni Andrea Martini, che ha presentato un’interrogazione sul futuro delle due aree, «gruppi di cittadini e associazioni hanno da tempo iniziato a cercare di capire quale possa essere la destinazione migliore di tali aree». —

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