Servizio su Caterina Simonsen vince il premio Iazzetta

CHIOGGIA. Un servizio sull’eutanasia, che “in Italia si fa ma non si dice”, e uno sulla storia di Caterina Simonsen, la ragazza 26enne di Padova affetta da quattro malattie rare, ferocemente...

CHIOGGIA. Un servizio sull’eutanasia, che “in Italia si fa ma non si dice”, e uno sulla storia di Caterina Simonsen, la ragazza 26enne di Padova affetta da quattro malattie rare, ferocemente attaccata dagli animalisti per aver detto che la sperimentazione farmaceutica sugli animali è necessaria.

Questi i due temi, trattati da Pietro Pruneddu e Anna Vitaliani, che hanno vinto, ex aequo, la terza edizione del premio giornalistico intitolato a Giorgia Iazzetta, la giovane cronista chioggiotta scomparsa il 30 novembre 2011 per una terribile malattia. Il premio, promosso da Nordestnet (editore del periodico Nes Nordest Sanità) con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, è rivolto a giornalisti under 35 che abbiano trattato temi di rilevanza sociale e sanitaria con la passione, l’equilibrio e il rispetto per gli aspetti umani che erano propri dello stile di Giorgia. L’inchiesta di Pruneddu, pubblicata sul settimanale pagina99, ha colpito la giuria per la chiarezza espositiva, il lavoro di ricerca dati e la lucidità di scrittura di un argomento delicato trattato senza sbavature. Il servizio “La battaglia di Caterina”, realizzato per il settimanale del Tg3 con un video di sei minuti, è stato scelto per la capacità di far emergere l’identità della protagonista mescolando contenuti di attualità ad una straordinaria storia umana. Durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta ieri a Padova nella sede di Nordestnet un’amica di Giorgia l’ha ricordata leggendo una toccante lettera scritta dalla giovane ad un anno dalla scoperta della malattia. .b.a.)

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