«Serve chiarezza sulla variante Perla Verde»

ERACLEA. Variante di Eraclea Mare, la Lega Nord chiede spiegazioni sulle future decisioni dell’amministrazione comunale in merito all’annullamento dell’operazione. E soprattutto se ci sarà una denuncia per danno erariale. Gianni Cerchier, che è stato candidato a sindaco del centrodestra, ha presentato un’interrogazione e chiesto precisazioni sull’iter seguito, cui è stata data risposta in Consiglio comunale. Il Comune di Eraclea ha ora fermato l’operazione della società Perla Verde alle porte di Eraclea Mare, tra il campo sportivo e piazzetta Livenzuola. Doveva essere realizzata la nuova piazza, un supermercato, poi dei negozi e uffici da trasferire al Comune. Per piazza Livenzuola, l’accordo di pianificazione prevedeva circa 1.293.000 contro i 2.880.00 della perizia, per una differenza di 1.586.000 euro, mentre per il campo sportivo da circa 674 mila euro a 2.140.000 mila euro per una differenza di 1.465.000. Nel complesso oltre 3 milioni di differenza tra le cessioni e le perizie.
Il segretario del Carroccio, Giovanni Burato, ora esige chiarezza. «Il Comune doveva affidarsi a una terza perizia a suo tempo quanto è iniziato l’iter approvativo», dice Burato con riferimento alla precedente amministrazione, «troppo facile scaricare ora le responsabilità su altri uffici. Inoltre, adesso, in questa fase delicatissima, l’attuale amministrazione comunale deve dire quale strada intraprenderà, con un probabile annullamento della variante in autotutela e l’adombrato danno erariale».(g.ca.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia