Sernagiotto: «Nessun privilegiato»

QUARTO D’ALTINO. «I malati di Sla con le loro patologie sono tutti uguali», replica l’assessore regionale Remo Sernagiotto alla famiglia Zambon, «non ci sono dei privilegiati e gli altri non si lamentano, la delibera l’ho fatta, che se la prendano con Roma, noi dobbiamo rispettare la legge».
Diversa la posizione del sindaco Silvia Conte che da quando è in carica cerca in tutti i modi di far avere ai Zambon, gli aiuti necessari: «La nostra battaglia verso la Regione per Andrea e la sua famiglia continua e non si fermerà finché non riceverà quanto gli spetta». «Da dicembre 2011 lo Stato ha trasferito alla Regione il fondo per la Sla ed oggi, ad aprile 2013, una famiglia ancora non ha avuto un euro di quel fondo: noi abbiamo anticipato quel che potevamo, questo ritardo non è accettabile. Tra l’altro, il fatto che la famiglia si stia facendo carico dell’assistenza di Andrea, risponde ad una loro scelta di vita di pienezza delle relazioni nonostante la malattia, è una testimonianza di speranza per tanti ma è anche banalmente un risparmio per la comunità». Prosegue la Conte : «Se Andrea fosse in una struttura, la sua assistenza costerebbe cento volte tanto: è un paradosso che la Regione, mediante un ritardo colpevole, penalizzi un situazione difficile che allo stesso tempo dovrebbe essere incoraggiata. Così scoraggia la famiglia anziché sostenerla per la scelta che porta avanti. Ricordo che è un problema che riguarda una famiglia che non è rinchiusa nel suo dolore e nella sua sofferenza, ma che vive la comunità attivamente e per questo riceve solidarietà e appoggio. In Regione, poi, c’era un fondo per non autosufficienti gravi che rischia di essere cancellato. Per l’ennesima volta il Comune viene lasciato solo», conclude il sindaco, «mentre la Regione ignora la gravità della problematica».(m.a.)
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