“Sereni Orizzonti” sotto inchiesta e i letti restano vuoti

Nessuna convenzione con la Regione, le famiglie costrette a pagare le rette per intero. Intervengono la Cgil e il sindaco



«Continuiamo a monitorare la situazione senza abbassare la guardia». Nei giorni scorsi la Fp Cgil ha incontrato il sindaco di Marcon, Matteo Romanello, per discutere sull’evolversi della situazione della residenza per anziani Sereni Orizzonti. Non appena è scoppiato il caso a livello nazionale, infatti, la Cgil ha voluto vederci chiaro nella vicenda che vede coinvolto il gruppo friulano leader in Italia nel settore della costruzione di residenze sanitarie per anziani.

«Il sindaco è informato sui fatti», chiarisce Italia Scattolin, Fp Cgil, «abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni, si è reso disponibile a monitorare assieme la struttura, in merito alla quale è già intervenuto con i Servizi sociali a fare controlli di competenza». Prosegue: «Il primo cittadino sostiene che la struttura non si tocca, perché si tratta di un servizio che vuole mantenere, nonostante ciò conviene sul fatto che ci deve essere un servizio di qualità, per questo ha accolto la nostra preoccupazione in merito ai lavoratori». Chiarisce Scattolin: «La Regione deve battere un colpo. Noi chiediamo l’applicazione di un contratto nazionale dignitoso per i lavoratori, cosa che oggi non c’è». La sindacalista si sofferma anche sull’accreditamento della struttura: «La residenza di Marcon non è accreditata in Regione, le famiglie pagano la retta piena ed è occupata solo a metà». «I Servizi sociali sono costantemente impegnati, vanno a fare le dovute verifiche per accertare il proseguimento dell’attività sotto l’aspetto qualitativo e quantitativo», conferma il sindaco Romanello, «questi sopralluoghi si accompagnano ad altri con l’Azienda sanitaria. Per quel che riguarda l’accreditamento sono scocciato, è vero, penso che le vicissitudini di Sereni Orizzonti abbiano messo in allerta la Regione che si occupa di fare le opportune verifiche per accertare se ci sono state irregolarità anche nelle nostre strutture. Ritengo che una volta chiarita tutta la partita l’accreditamento potrebbe arrivare. Spero che arrivi presto, perché ciò significa poter contare su standard garantiti. Oggi è una struttura che si può permettere solo chi ha determinate disponibilità». —



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