Sequestri nel Veneziano: raddoppia l’eroina, l’hashish scalza la marijuana

Le operazioni antidroga dei primi nove mesi del 2024 confrontate con il passato. La cocaina è la sostanza che mostra la serie storica più stabile dal 2021 a oggi

Giacomo Costa
La droga sequestrata dalla polizia (foto d'archivio)
La droga sequestrata dalla polizia (foto d'archivio)

La cocaina oscilla sempre sulle stesse cifre, le quantità di hashish cambiano molto di anno in anno, così come quelle della marijuana. L’eroina, invece, continua ad aumentare: tra il 2023 e il 2024 ne è stata sequestrata più del doppio e, andando indietro di altri due anni, la crescita sfonda qualsiasi valore percentuale.

I dati statistici del ministero dell’Interno sulle operazioni antidroga delle forze dell’ordine compiute nel corso dell’ultimo anno non sono ancora completi, i numeri relativi all’ultimo trimestre - che comprende quindi ottobre, novembre e dicembre - sono ancora in elaborazione e sarà necessaria ancora qualche settimana prima di vederli pubblicati; anche così, però, è possibile ottenere una fotografia dei primi nove mesi del 2024, un quadro che non solo mostra la diffusione delle diverse sostanze tra i consumatori e gli spacciatori del territorio provinciale, ma che è anche possibile confrontare con il passato più recente, nel tentativo di riconoscere le tendenze in atto.

Certo, le cifre messe assieme dal Viminale sono il risultato delle operazioni antidroga compiute da tutte le forze dell’ordine e, di conseguenza, parlano solo degli stupefacenti intercettati dalle divise. I totali sono anche suscettibili di vizi statistici importanti in corrispondenza di sequestri particolarmente significativi, come quello avvenuto nel porto di Venezia nell’aprile del 2023, che con 850 chili di cocaina ha fatto schizzare il dato relativo a due anni fa oltre qualsiasi serie storica; lo stesso era successo nel maggio del 2021, quando i carabinieri hanno scoperto in un casolare a Meolo circa seimila piante di marijuana.

Al netto di questi sbalzi, non è difficile tracciare un bilancio provvisorio dell’anno scorso.

Tra gennaio e settembre sono finiti sotto sigilli 30,89 chili di hashish, contro i 17,72 dello stesso periodo del ’23, i 54,64 del ’22 e i 4,12 del ’21; la marijuana è passata invece dai 13,17 chili di quattro anni fa ai 56,78 del 2022, quindi a 6,53 e a 11,52 nel 2024; il numero di piante sequestrate, dopo le 6.059 del 2021, si è fermato a 56, quindi 58, infine 76 nell’anno appena concluso.

I dati, quindi parlano di un ricorso sempre maggiore all’hashish, sia rispetto al passato che confrontando i numeri con quelli della versione meno lavorata della cannabis.

La cocaina, invece, sembra venire intercettata sempre nelle stesse quantità entro i confini del Veneziano: nel 2021 erano stati 24,68 chili, nel ’22 ci si era fermati a 18,14 e anche nel 2023, tolti i 650 chili scoperti nella nave mercantile dalla Guardia di finanza, si arriva a 27,38; chiudono la serie i 21,95 chili dei primi nove mesi del 2024. Oscillazioni sensibili, sì, ma che riportano sempre alla stessa cifra media, che un anno aumenta e l’anno seguente diminuisce.

L’eroina sequestrata, in confronto, è molta meno, anche se dà da pensare il suo assestarsi su numeri sostanzialmente identici a quelli della marijuana; soprattutto però è l’aumento anno dopo anno a preoccupare: nel ’24 ne sono stati scoperti 11,21 chili, ma nel ’23 erano 4,09 e l’anno precedente appena 0,18, così come nel 2021 ci si era fermati a 0,7.

Capitolo a parte quello delle droghe sintetiche o alternative, anche più sensibile degli altri a blitz specifici compiuti tra discoteche e feste: il 2024 ha visto 4,19 chili e 19 dosi finire sotto sigilli, e alle pasticche si aggiungono 0,02 chili e 124 dosi di altri prodotti non classificati; nel 2023 erano stati 0,59 chili e 33 dosi, più altri 0,31 e otto dosi; nel 2022 8,36 chili e 66 dosi, più 36,38 chili e 15 dosi; nel 2021 0,13 chili e 144 dosi, più 0,27 chili e una singola pastiglia non meglio identificata.

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