«Senza Veneto City una giungla Capannoni anni ’90 e traffico»

Il sindaco di Pianiga: si rischia uno sviluppo senza adeguamento delle strade Naletto (Dolo): esamineremo eventuali offerte che al momento non ci sono

DOLO

«Al posto di Veneto City, nasceranno capannoni in stile anni 90 che produrranno un intasamento del traffico su tutta l’area industriale di Arino Dolo e che ricadrà anche in quella di Pianiga». A lanciare l’allarme è il sindaco di Pianiga Federico Calzavara dopo che Il 7 aprile la Città metropolitana con un decreto del sindaco Luigi Brugnaro ha firmato l’ordinanza che approva l’accordo di risoluzione dell’accordo di programma siglato nel 2011 e a breve dovrà essere la Regione a convocare la Conferenza dei servizi decisoria che metterà la pietra tombale sul progetto.

Lo avevano fatto anche i due Comuni rivieraschi. Nel dettaglio l’intervento Veneto City avrebbe visto la costruzione di oltre 502 mila metri quadrati di superficie netta per oltre un milione e 700 mila metri cubi disposti tra torri ed edifici a piano terra. Per il Comitato Opzione Zero i Comuni potrebbero mettere fine ad ogni cementificazione cambiando la destinazione dell’area e creando un bosco.

«La società proprietaria dell’area» spiega il sindaco di Pianiga «sta tentando di vendere i terreni. Si parla di capannoni legati alla grande logistica. Si torna al vecchio piano urbanistico degli anni Novanta (1999). I terreni insomma continuano a fare gola e non è detto che non tornino i capannoni, solo che con Veneto City ad esempio era previsto l’adeguamento della rete viaria. Ora con lo sviluppo in vecchio stile no. E ne risentirà il territorio comunale di Pianiga». Il mega-progetto Veneto City non si farà più, ma insomma terreni della frazione di Arino di Dolo, a ridosso dell’A4 e del Passante di Mestre, continuano a interessare e molto. Si tratta di una posizione strategica, ben collegata alla rete viaria, lungo l’A 4 e a due passi da Venezia. Il Comune di Pianiga ha anche fatto un ricorso al Tar ritenendosi danneggiato dai mancati introiti legati agli oneri di urbanizzazione dovuto allo scioglimento dell’accordo di programma.

Il sindaco pro tempore di Dolo Gian Luigi Naletto: «Sulla risoluzione del progetto Veneto City» dice Naletto a nome della giunta «si sono espressi tutti gli enti coinvolti nell’accordo di programma. Ora manca l’ultimo passaggio in Regione per sottoscrivere il verbale congiuntamente. Ad oggi non ci sono altre proposte per le aree coinvolte. Qualsiasi richiesta dovesse arrivare sarà attentamente esaminata».

Infine il Comitato Opzione Zero che si è battuto per anno contro il progetto. «I Comuni interessati» spiega Mattia Donadel per Opzione Zero «potrebbero prendere una decisione radicale destinando quell’area a diventare un bosco di pianura accanto all’autostrada. Sarebbe un segnale importante nella direzione di uno sviluppo sostenibile a volte tanto decantato a parole ma non nei fatti e con scelte coraggiose». —



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