Senegalese scopre che il marito italiano è bigamo
L’ufficio anagrafe di San Donà ha avvertito la procura di Venezia che l’uomo era già convolato a nozze due volte

Una immagine felice di Ruggero Coniglio con la moglie Simone Gueye
SAN DONA'. Sedotta, sposata e poi abbandonata dall' uomo che credeva fosse innamorato di lei e ora, invece, è sospettato di essere un bigamo. E' una storia intricata quella che ha come protagonista Simone Gueye, una bella ragazza senegalese di 22 anni, e Ruggero Coniglio, 51 anni, originario di Bassano del Grappa, ma residente a San Donà. Il caso adesso è affidato alla magistratura. Due le Procure che indagano: quella di Venezia, su segnalazione dell' ufficio anagrafe del Comune di San Donà, e quella di Vicenza, a cui la Gueye ha sporto denuncia attraverso l'avvocato Alberto Negri per «violazione degli obblighi di assistenza». La vicenda si svolge nel quadrilatero tra San Donà, il litorale di Jesolo e Cavallino, Vicenza e la lontana Dakar.
Tutto ha inizio proprio nella capitale del Senegal, dove risiede Simone. Una ragazza molto bella, ma anche di grande intelligenza: laurea in scienze politiche e giuridiche, quattro lingue parlate, il padre docente universitario di storia dell'arte con trascorsi alla Sorbona. E' il dicembre 2009 e Simone, a Dakar, incontra Ruggero Coniglio. La giovane racconta che Coniglio le si presentò come «uomo d'affari internazionale», amante delle auto di grossa cilindrata e con tanto di barca ormeggiata a Cavallino. Tra i due è colpo di fulmine. Pochi mesi dopo, è il 12 febbraio 2010, la coppia si sposa a Dakar secondo il costume musulmano. E Simone, allettata dalla possibilità di una vita serena tra il mare di Jesolo e Vicenza, decide di seguire il suo compagno in Italia, prima a Portogruaro (dove l'uomo gestiva una attività in via Trieste) e poi a Vicenza. La relazione però non durerà molto. Il resto è storia delle ultime settimane. Simone si rivolge alle autorità per regolarizzare la sua posizione in Italia.
Ed è così che scopre che l'uomo che aveva sposato, credendolo celibe, in realtà ha alle spalle già due matrimoni. Dalla prima consorte Coniglio è separato, ma dalla seconda moglie non avrebbe ancora ottenuto il divorzio. Anzi, secondo quanto emerso è tuttora in piedi una separazione giudiziale, con tanto di causa aperta perché dal 2008 l'uomo non avrebbe versato gli alimenti alla figlia. «Ci siamo sposati nemmeno due mesi dopo che ci siamo conosciuti - ha raccontato Simone - Si è presentato come una persona sensibile, diceva che non era mai stato compreso dalle donne. Pensavo fosse una persona per bene, invece adesso ho scoperto troppe cose su di lui. Per un anno mi ha raccontato solo bugie. Sono sua moglie, ho un permesso provvisorio e chiedo rispetto e soprattutto giustizia». Quanto a Ruggero Coniglio, ha affidato la sua difesa agli avvocati Francesca Rando e Cristina Martini. Per il momento ha preferito non commentare oltre la vicenda.
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