Sei super-ricercatori a Ca’ Foscari

Borse di studio per 1,2 milioni assegnate dall’Unione europea

Come vivevano le monache nel lontano anno Mille? E cosa succede invece oggi nelle fabbriche cinesi? Che impatto ha l’arte performativa sull’apprendimento? È questo un assaggio degli accattivanti argomenti trattati dai sei nuovi ricercatori dell’Università Ca’ Foscari, vincitori della prestigiosa «Borsa Marie Curie», assegnata dall’Unione Europea alle menti più brillanti.

Un record per l’ateneo veneziano che con questi sei riconoscimenti si classifica primo in tutta Italia per il più alto numero di borse di studio conquistate. I finanziamenti sono targati «Horizon2020», il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione lanciato nel 2014, e ammontano a 1,2 milioni di euro. Dei sei progetti due hanno durata tre anni e prevedono un periodo all’estero, mentre quattro sono biennali e si svolgeranno interamente a Venezia.

Le borse triennali «Global Fellowship» sono state assegnate a Ivan Franceschini (Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea) e a Maria Simona Morosin (Filosofia e Beni Culturali). Il finanziamento biennale è stato invece erogato a Veronica West-Harling (Studi umanistici), Teodoro Katinis (Filosofia e Beni Culturali), Arianna Traviglia e Chengfang Pang (Scienze ambientali, Informatica e Statistica).

Altri sette ricercatori passati negli anni scorsi da Ca’ Foscari per motivi di studio, hanno vinto altrettante borse di studio «Marie Curie» per una somma di circa 200 mila euro a testa. «Le valutazioni di questa tornata di Marie Curie ci confermano che siamo sulla strada giusta» commenta il rettore Michele Bugliesi « Ca' Foscari investe molte risorse per stimolare i giovani ricercatori a sviluppare progetti all’altezza». Le domande per le prossime borse andranno presentate tra il 12 marzo e il 10 settembre 2015. Andando a curiosare tra i progetti. Franceschini si occuperà del lavoro in Cina, Simona Morosin invece unirà neuroscienze, didattica e teatro per vedere come funzionano cervello ed emozioni davanti a una pièce teatrale e la storica medievalista West Harling tornerà indietro nel tempo, addentrandosi nei monasteri femminili italiani per ricostruire lo stile di vita delle religiose. Non è finita qui. Katinis ripercorrerà le tracce del filosofo padovano Sperone Speroni per studiarne il rapporto con il sofismo. Traviglia invece si sposterà ad Aquileia per ricostruire il paesaggio, utilizzando le tecnologie più all’avanguardia per analizzare i dati e ricreare l’atmosfera di uno dei luoghi più importanti dell’Impero Romano. Infine, Pang si sposta nel mondo delle nanoparticelle per una ricerca sui rischi ambientali alla scoperta degli effetti sull’ambiente acquatico di un colorante usato nella plastica.

Vera Mantengoli

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