Sei cuccioli di maltese chiusi in uno scatolone senza cibo né acqua

Scoperta della Guardia di finanza su un furgone dell’Est Europa Due denunciati per maltrattamenti, gli animali affidati all’Enpa

SAN DONà

Sono spuntati da uno scatolone dove erano ammassati davvero come bestie. La Guardia di Finanza ha trovato sei cuccioli di maltese a bordo di un furgone proveniente dai Paesi dell’Est che circolava a San Donà. I cagnolini erano tutti di pochi mesi, nascosti nel bagagliaio del veicolo, senza cibo né acqua, e quasi neppure l’aria per respirare. I baschi verdi della Compagnia Pronto Impiego di Venezia hanno attivato il servizio veterinario dell’Usl 3 che, a seguito delle visite eseguite, ha accertato l’assenza del microchip e l’impossibilità di certificare l’eventuale vaccinazione dei cuccioli.

L’autista del furgone ha esibito documentazione veterinaria non riconducibile agli animali trasportati. I cuccioli sono stati affidati alle cure dell’Ente Nazionale Protezione Animali per ulteriori approfondimenti veterinari: soltanto una volta concluso l’iter che prevede le idonee cure e vaccinazioni e l’adozione di microchip e dotazione di adeguata documentazione si potrà procedere a un successivo affido.

I finanzieri hanno rinvenuto nel furgone anche alimenti di varia natura, tra cui 300 chili di carne priva di documentazione di tracciabilità e 300 litri di alcolici in bottiglie di plastica prive di etichettatura. Sono stati segnalati alla Procura di Venezia due uomini per i reati di maltrattamento e abbandono di animali, mentre il furgone è stato sottoposto a sequestro.

I passeggeri che si trovavano nel mezzo sono stati sanzionati in quanto sprovvisti del previsto certificato di negatività al Covid-19. Evidentemente si trattava di un business che comprendeva, oltre al trasporto animali, anche il trasporto di persone per arrivare in Italia dall’Est, con tanto di prodotti alimentari e alcolici non controllati e tracciati.

«Negli ultimi anni in Italia», dice Andrea Marin, presidente regionale Leidaa, Lega italiana difesa animali e ambiente, «si registrano sempre più traffici illegali di cuccioli di cani di razza allevati, per lo più in condizioni inaccettabili, nei Paesi dell’Est Europa, e poi messi in vendita tramite negozi o su Internet. Un mercato illegale che frutta milioni di euro l’anno». —

Giovanni Cagnassi

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