Scuola, i precari vanno all'assalto
Grande ressa: ieri nominati 400 supplenti per elementari e materne

La palestra del Gritti affollata di insegnanti in cerca di supplenze
È finita ieri all'ufficio scolastico provinciale e nella palestra dell'istituto Gritti la tre giorni per le assunzioni dei supplenti delle scuole della provincia. Come sempre c'è stata una grande ressa, perché il numero degli insegnanti precari che spera di accedere all'assunzione annuale è sempre più alto dei posti a disposizione. Ieri sono stati comunque nominati 400 supplenti.
110 alle scuole per l'infanzia e 290 alle elementari. Quest'anno le nomine sono slittate nei primi giorni di settembre, mentre sino all'anno scorso avvenivano a fine agosto. Eppure, l'ufficio provinciale è stato aperto tutta l'estate, tranne due giorni a Ferragosto, per predisporre gli organici dell'anno scolastico che inizierà il 12 settembre.
I precari.
Ecco i loro pensieri.
Chiara Simonelli,
30 anni: «Non so se riceverò la nomina, speriamo bene. Caso mai lavorerò in un bar. L'anno scorso ero riuscita ad avere una supplenza come insegnante di sostegno».
Christian Panebianco,
33 anni, afferma: «È andata bene: sono riuscito ad avere una supplenza come insegnante di sostegno nell'area musicale ma sono 7 anni che lavoro come precario». «Spero di farcela - dice
Elisabetta Furlanis,
30 anni - ad avere la nomina per le scuole elementari. Sono cinque anni che insegno da precaria. Quest'anno però la situazione mi sembra peggiorata rispetto al passato, i posti disponibili sono sempre di meno». «Ogni anno - commenta
Debora Melina,
27 anni - diventa sempre più un terno al lotto avere una supplenza. Speriamo bene, sarebbe il quarto anno da maestra precaria». «Se non dovessi ricevere la nomina - sostiene
Serena Faggian,
28 anni - spero che possa arrivare una supplenza nel corso dell'anno». «Ho lavorato come architetto per cinque anni - racconta
Rocco Mancino
- ma poi ho scelto l'insegnamento. È difficile guardare al futuro per un precario della scuola».
Il dirigente.
Ma come partirà il nuovo anno scolastico? «Inizierà in modo ordinato - sostiene il dirigente scolastico provinciale Domenico Martino - visto che il nostro ufficio è riuscito a predisporre le nomine per le supplenze in tempo utile e anche gli organici. Poi le nuove assunzioni (915, di cui 403 insegnanti e 512 Ata, ndr), che hanno visto numeri importanti soprattutto per i bidelli, aiuteranno molto e ci daranno una boccata di ossigeno anche se non tutti i problemi sono risolvibili. Ci saranno anche delle classe affollate alle superiori con 28-29 studenti. Pochi casi comunque».
Il sindacalista.
Opposto il parere di Manuel Cecchinato della Rete auto-organizzata dei precari della scuola del Veneto: «I tagli si sono fatti sentire e il futuro si profila sempre più nero - spiega - A settembre ci troveremo con classi superaffollate, perché le nuove assunzioni sono state sufficienti solo per tappare i buchi, ma non per risolvere problemi che ci trasciniamo da anni, come quello delle classi parcheggio super affollate, dov'è impossibile fare lezione».
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