Scout speed, è bagarre fra Comune e i legali di chi ha preso le multe

COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - AUTO DELLA POLIZIA LOCALE EQUIPAGGIATA CON SISTEMA "SCOUT SPEED" PER .RILEVAMENTO INFRAZIONI

SAN DONÀ

«Chi rispetta i limiti di velocità non ha nulla da temere e non dovrà fare ricorsi». Il sindaco di San Donà, Andrea Cereser risponde alle polemiche sulla legittimità dell’impiego del rilevamento mobile di velocità o scout speed dopo che una sentenza del Tribunale di Venezia ha dato ragione a un’automobilista di San Donà che aveva perso il primo ricorso davanti al giudice di pace. Ora sono scaduti i termini per il ricorso in Cassazione del Comune che dovrà liquidare la donna, residente a San Donà, delle spese legali e restituire la sanzione pagata di 184 euro per aver superato il limite dei 50 km avendo guidato a 67 km orari. Il suo legale, l’avvocato Stefano Lazzarin di Venezia, ha parlato di un caso che può fare giurisprudenza. «D’ora in poi è chiaro che l’orientamento del Tribunale di Venezia è di considerare lo scout speed alla stregua degli altri sistemi fissi di controllo», spiega l’avvocato Lazzarin, «che richiedono adeguata pre segnalazione con cartelli e dispositivi di segnalazione luminosi. Una ratio di natura preventiva e non repressiva». Risulterebbe pertanto impossibile la pre segnalazione di un sistema mobile, lo scout speed, installato all’interno di un’auto in movimento, come avviene ad esempio per gli autovelox.

Ma il sindaco Cereser non è dello stesso avviso: «La sentenza è del 2019 per una multa elevata nel 2016, nel frattempo ci sono stati adeguamenti della segnalazione richiesta a suo tempo. Chiediamo piuttosto ai cittadini di determinati quartieri in cui le auto sfrecciano a gran velocità se sono d’accordo con i controlli o meno. Ricordo anche che il 14 luglio ricorre l’anniversario tragico della morte dei quattro giovani che rientravano da Jesolo e hanno perso la vita nel canale di via Pesarona colpiti da un’auto». In Consiglio comunale, Massimiliano Rizzello (FdI) chiede preventivamente di fermare il controllo di velocità con lo scout speed in attesa di ulteriore chiarezza in merito alal legittimità dello strtumento. «Interpelliamo il Ministero per le Infrasrtrutture e Traporti competente in materia», dice, «e in attesa utilizziamo il sistema di rilevamento solo per le ricerche di auto rubate, senza assicurazione o revisione». L’avvocato Luca Pavanetto di San Donà ha vinto già 10 ricorsi al giudice di pace contro le sanzioni. Diverso è per chi ha già pagato le sanzioni e adesso vorrebbe fare ricorso pur essendo trascorsi anni. «Verificheremo eventuali responsabilità erariali del Comune che ha incassato intanto le sanzioni», dice l’avvocato Pavanetto, «la giurisprudenza è orientata ad attribuire ai Comuni anche l’onere della prova nel caso dell’omologazione dello strumento stesso». —

Giovanni Cagnassi



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