Scoppia bomboletta spray apicoltore rimane ustionato

Le fiamme hanno incendiato un boschetto provocando alte colonne di fumo L’uomo stava raggiungendo in auto una schiera di arnie. Ferito a mani e naso 

SPINEA

Un apicoltore è rimasto ustionato ieri mattina alle mani e al naso dopo che una bomboletta spray è esplosa all’interno della sua auto mentre l’uono stava guidando per raggiungere una schiera di arnie. Le fiamme hanno poi provocato un incendio più vasto nell’area verde vicino alla ferrovia. Erano quasi le 11 di ieri mattina quando una colonna di fumo e divisa in due, bianca e nera, si è levata, talmente alta da essere visibile fino a qualche chilometro di distanza, da Marghera, Oriago e Borbiago. A bruciare il boschetto situato in via Ferrovia, limitato da una parte dal cavalcavia che da via Rimini si immette in via della Costituzione e dall’altra dal percorso delle rotaie della linea Venezia – Padova. Ad innescare l’incendio, , come scritto, l’esplosione di una bomboletta spray, probabilmente sotto pressione, all’interno dell’autovettura che un apicoltore che la stava maneggiando mentre si accingeva ad effettuare la manutenzione di una schiera di arnie sistemate sullo spiazzo dell’area verde. All’inizio le fiamme si sono propagate all’interno della macchina che dentro aveva degli attrezzi e l’uomo, nel tentativo salvare il materiale gettandolo fuori della macchina, si è ustionato il naso e le mani anche se in maniera non grave. Il fuoco si è quindi propagato nello spiazzo erboso e le sterpaglie secche dovute alla siccità di questo periodo sono state una facile esca perché si estendesse in un battibaleno ai rovi più vicini e quindi alle alberature. Sul piazzale ha preso fuoco anche una catasta di traversine ferroviarie in disuso, qualche copertone e del materiale plastico, mentre l’apicoltore è riuscito a portare la vettura fuori dalla strada. Ad intervenire alle 10.45 sono stati tre mezzi dei vigili del fuoco con altrettante squadre di uomini, due provenienti da Mestre e una da Mira, che si sono messi subito all’opera. Hanno lavorato per circa un’ora e mezza in completo assetto operativo, qualcuno con maschera e bombole di ossigeno visto l’odore acre e pungente dovuto non solo al fumo. Un caldo terribile ha accompagnato le operazioni, dovuto non solo al fuoco ma anche alla mattinata particolarmente calda e afosa.

I pompieri sono riusciti a domare completamente l’incendio poco dopo mezzogiorno riuscendo anche nell’intento di salvare le arnie e le api che, nonostante il calore e i getti d’acqua dei pompieri. Contemporaneamente all’arrivo dei vigili del fuoco è arrivata anche un’autoambulanza del Suem 118 che ha prestato soccorso all’apicoltore che, visibilmente scosso, è stato portato all’ospedale per accertamenti. Alla fine è intervenuta anche una pattuglia della polizia locale.

I pompieri sono riusciti a domare le fiamme anche sul terrapieno che divide il boschetto dalla ferrovia, dove corre vicino un cavidotto ad alta tensione. A lato e dietro il boschetto ci sono anche delle casette di legno e di plastica con delle ciotole di cibo e acqua appartenenti ad almeno due colonie feline, molto curate che, fortunosamente non sono state raggiunte dal fuoco. A incendio domato, il vuoto di un paesaggio spettrale ha preso il posto di quello che era un felice habitat boschivo, con nidi di volatili e animaletti caratteristici delle siepi. —



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