Scoperta la truffa delle roulotte
Rubate e immatricolate con falsi documenti

Alcune roulotte della Hobby in esposizione
La truffa delle roulotte rubate e reimmatricolate come nuove passa dalla nostra provincia. O meglio ha la mente nella nostra zona, grazie ad alcune famigli di nomadi stanziali. A scoprirla la Polizia stradale che da qualche mese sta indagando sul «riciclaggio» di caravan rubati. Tutto ha inizio nella primavera scorsa quando a Novara viene fermata una famiglia nomade residente nel Veneziano. La polizia stradale controlla con attenzione i documenti della roulotte immatricolata a Venezia. Un agente si accorge che il numero di telaio riportato nel certificato di identificazione del caravan,emmesso dalla ditta produttrice al momento dell'uscita dallo stabilimento, non coincide con quello riportato sul telaio. In realtà in maniera un po' goffa quest'ultimo era stato cambiato. Il caravan, prodotto dall'italiana Hobby, viene sequestrato e vengono fatte delle verifiche sia presso la Hobby che alla Motorizzazione civile di Venezia dove c'è stata l'immatricolazione. Si scopre che il documento di identificazione è falso. La ditta non ha mai prodotto una roulotte con quel numero di serie. A quel punto la stradale chiede alle motorizzazioni delle varie città le immatricolazioni relative alla ditta Hobby e si scoprono, fino ad ora, ben cinquanta falsi documenti. False immatricolazioni. Di queste una decina solo nella nostra provincia e riguardano persone che risiedono a Mestre, Zelarino, Marghera, Nira e Mirano. Si tratta di roulotte rubate nuove da depositi, da campeggi, o sotto la casa dei proprietari e poi reimmatricolate con falsi documenti e grazie a dei prestanomi. Solo una piccola parte, fino ad ora, di queste è stata recuperata. Della vicenda si sta occupando la sezione di pg della polizia stradale di Mestre. (c.m.)
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