Sciopero con doppio corteo, Mestre paralizzata. Occupata la Carive e i binari della stazione

Strade bloccate in centro. La Cgil è partita da Rampa Rizzardi e ha raggiunto piazza Ferretto. Studenti in corteo da Bissuola alla stazione. Occupati i binari della stazione ferroviaria e l'ufficio pegni della Carive

MESTRE. Mestre paralizzata per i due cortei contro l’austerity che hanno sfilato per le strade del centro.

I due cortei. Alle 8.30 dalla rampa Rizzardi, angolo via Torino, è partita la manifestazione dei lavoratori della Cgil, in sciopero per quattro ore. All’iniziativa hanno preso parte anche i ragazzi della Rete studenti medi e dell’Unione studenti universitari che dopo avere percorso il corso del Popolo, piazza Barche e via Poerio, alle 10 sono arivati in piazza Ferretto per il comizio con il segretario della Camera del Lavoro Roberto Montagner e il nuovo segretario generale della Filctem-Cgil Emilio Miceli.

Alle 8, invece, i giovani del Coordinamento degli studenti medi, vicini al centro sociale Rivolta, terranno i concentramenti davanti al liceo Bruno, al professionale Gritti e al liceo Stefanini. Concentramento in via Bissuola, per poi proseguire sino al Municipio di via Palazzo dove alle 9 si uniscono agli studenti delle scuole della Gazzera, di Mestre e di Venezia.

L'occupazione in stazione. E' nato così un unico corteo che ha attraversato piazza Ferretto e via Rosa per raggiungere via Piave, davanti alla stazione ferroviaria verso le 11. Da qui gli studenti hanno raggiunto rampa Rizzardi e dal lato di Marghera, verso le 11.35, sono entrati in stazione, occupando un paio di binari, per alcune decine di minuti.

L'occupazione alla Carive. In precedenza, alle 9, un gruppo di attivisti dei centri sociali Rivolta e Morion hanno occupato per oltre un'ora l'ufficio pegni della Cassa di risparmio in piazza Barche, imbrattandola di vernice rossa, lanciando uova e attaccando striscioni con scritte del tipo "Dove sono i soldi?", "Dovete darci il denaro".

Le adesioni. Non solo i lavoratori della Cgil scioperano, oggi ma anche gli aderenti ai Cobas, Usb e Gilda. Incroceranno le braccia i lavoratori di tutti i settori. I dipendenti pubblici della sanità, scuola ed enti locali sciopereranno per otto ore. Gli uffici pubblici per 8 ore. Il settore del trasporto pubblico (ferrovie, aeroporto e porto) si ferma quattro ore, come l’industria.

Trasporto marittimo e aereo, a rischio. Stessa cosa vale per l’aeroporto Marco Polo, dov’è chiamato a scioperare il personale di terra ma non quello delle compagnie aeree. Si temono ritardi e cancellazioni ai treni, tra le 14 e le 18.

Lo sciopero coinvolge anche i lavoratori dell’Anas, delle autostrade, dell’autonoleggio e delle scuole guida. Non scioperano gli operatori del trasporto locale pubblico locale (Actv e Atvo) che incroceranno le braccia il 15 dicembre, se fallirà la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. Si fermano per otto ore ore i lavoratori degli ospedali cittadini rappresentati da Usb-Sanità gli ambulatori privati e le case di riposo come l’Antica Scuola di Santa Maria dei Battuti.

Il sindacato Usb ha organizzato un presidio in Regione dove è prevista una riunione della quinta commissione in cui si discuterà degli annunciati tagli dei fondi regionale per la sanità. Per quanto riguarda i lavoratori della scuola, scioperano gli iscritti dei Cobas e della Gilda.

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