Schianto con la moto, muore macellaio

Vanni Agiollo, 61 anni, gestiva il negozio di via Trieste a Chirignano. Incidente a Falcade durante una gita con amici

FALCADE. Abile in moto, in gamba dietro il bancone della sua macelleria, estroverso e di compagnia con gli amici, sempre pronto a tendere una mano. Vanni Agiollo, 61 anni, storico commerciante di Chirignago, è morto ieri mattina lungo una delle strade più trafficate e piena di curve e tornanti del Bellunese, la 346 del San Pellegrino.

Quella che doveva essere una domenica in moto con gli amici con la sua fiammante Yamaha Mt09, acquistata da pochissimo, si è trasformata in tragedia. Il gruppo di sei veneziani, che come molti fine settimana aveva programmato la gita tra i monti, stava salendo da Falcade in direzione del Passo San Pellegrino. Agiollo era iscritto al Motoclub di Mirano, ieri gli amici – prima di partire - si erano divisi, una parte verso Valdobbiadene, un’altra diretta al San Pellegrino.

Da una prima ricostruzione dei carabinieri di Falcade e Gosaldo la moto avrebbe invaso la corsia opposta schiantandosi contro una macchina di turisti triestini che stava scendendo verso Falcade. Il colpo contro l’auto è stato fatale ad Agiollo e il motociclista è morto all’istante. La moto per terra, praticamente distrutta, il corpo venti metri più avanti.

L’automobilista era con la moglie e due figli. Tutta la famiglia è finita in ospedale per ferite non gravi ma soprattutto per lo choc. La notizia si è subito sparsa in città, Agiollo era sposato con Laura, che lavorava con lui nella macelleria di via Trieste, subito prima del cavalcavia che porta a Catene.

Una bottega storica, un vero negozio di vicinato, che riforniva tutto il quartiere. Padre di due figli, Agiollo era in pensione dall’anno scorso, ma continuava a lavorare assieme alla moglie, per poi pianificare viaggi e gite, la sua passione più grande. Era nonno e stava per diventarlo un’altra volta.

Nella sua macelleria non solo carne ma anche varietà di piatti pronti per gli abitanti della zona, che di negozi non ne hanno tantissimi. Era appena tornato dalle vacanze al mare in Sardegna, che già sognava di andare a prendere un po’ di fresco e vedere le montagne, tagliando l’aria con la sua moto. Agiollo era originario di Noale, ma lavorava da decine di anni a Chirignago e abitava ad Asseggiano, vicino alla pizzeria Grigoris.

Prima della MT09 possedeva uno scooterone TMax, che lo aveva portato un po’ dappertutto in questi anni. «Era venuto a trovarmi qualche giorno fa», racconta un collega di via Trieste, Franco Agnoletto che ha il negozio proprio oltre il cavalcavia vicino alla pasticceria Miledy, «avevamo parlato delle sue ferie, di come erano andate. Ma soprattutto di moto, di tagliandi, di gomme, e poi di viaggi e di giri da fare.

Domenica andavamo in montagna tutti e due, come accadeva di solito. Il caso ha voluto che lui sia andato con degli amici, io con un altro gruppo e le nostre strade si siano divise». Continua: «Era un uomo in gamba, un grande lavoratore e un appassionato di moto, molto bravo sulla strada come nel suo mestiere, una persona che amava stare in compagnia. Io ho avuto un incidente l’anno passato, poteva andare peggio, ma per fortuna sono qui».

«Ci davamo una mano», racconta Elvio Mialich, anche lui macellaio, «era aperto, sempre solidale, una bella persona davvero, un macellaio della vecchia scuola che aveva imparato il mestiere da bambino e sapeva tutto, ogni segreto sulla carne». —


 

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