Schianto a Phuket, grave un mestrino

Ricoverato in coma nel reparto di Rianimazione al Vachira Hospital dopo essere rimasto coinvolto in incidente frontale in cui lui era un sella ad uno scooter, uno dei tanti che i turisti noleggiato a Phuket, nota località di mare della Thailandia. C’è apprensione in città tra i familiari e i tanti amici di Roberto B., 52 anni, rimasto coinvolto venerdì sera - ora locale - in un grave incidente stradale.
In queste ore la sorella e i familiari del 52enne sono in stretto contatto con i funzionari dell’ambasciata italiana per conoscere e avere aggiornamenti sulle condizioni del familiare, e allo stesso tempo cercare di ricostruire che cosa sia accaduto, la dinamica dell’incidente.
L’uomo, mestrino, è partito per la località turistica della Thailandia, frequentata da molti veneziani, lo scorso 6 gennaio e dopo uno scalo a Dubai ha raggiunto l’aeroporto di Phuket. Ha viaggiato da solo, per raggiungere alcuni amici che già si trovavano in Thailandia e che lo stavano aspettando per trascorrere alcuni giorni insieme, con un alloggio nei pressi della Surin Beach. Poco dopo essere arrivato ha noleggiato uno scooter, che è di gran lunga il mezzo più usato dai turisti per spostarsi da una parte all’altra della città, dalle zone dei locali alle spiagge. E proprio in sella al suo scooter venerdì sera - in una dinamica che non è ancora nota - è stato coinvolto in un incidente frontale. «Purtroppo gli incidenti in città sono molto frequenti», racconta un veneziano che vive a Phuket, «perché le strade sono spesso dissestate, c’è la guida all’inglese che spesso confonde chi non è del posto, e ci sono curve pericolose».
Dall’Unità di crisi della Farnesina, che si attiva in caso di connazionali in difficoltà o in pericolo all’estero, fanno sapere che sia l’ambasciata di Bangkok che il consolato di Phuket, attraverso la figura del console onorario Francesco Pensato, stanno seguendo la vicenda e sono in stretto contatto con i familiari.
Ma anche gli amici, dall’Italia, si stanno mobilitando contattando veneziani che abitano a Phuket per cercare di fornire il sostegno necessario all’amico, anche attraverso lo staff del personale. Ieri sera i familiari sono riusciti a contattare alcuni degli amici con il quale il 52enne stava trascorrendo la vacanza. Nel 2006, sempre a Phuket, era morto in un incidente stradale un gondoliere di 25 anni, Michele Zanchi, travolto da un’auto dopo essere caduto dalla sella dello scooter. L’anno successivo a perdere la vita, sempre in un incidente stradale, era stato invece il giovane giornalista Massimiliano Goattin, aveva 25 anni. Stava viaggiando in scooter con una giovane tailandese quando, in curva, venne travolto da un pick-up guidato da un altro turista italiano che, secondo quella che fu la ricostruzione della polizia locale, invase la corsia opposta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia