Scelta l’Avapo Mestre da trent’anni in città per chi hanno bisogno

Accompagnamenti alle cure, sostegni psicologici e consulenze nutrizionali a più di cinquecento utenti 
S.b.

Avapo Mestre, associazione Onlus di volontariato che aiuta i pazienti oncologici, è risultata al secondo posto generale in provincia per fondi ricevuti attraverso la donazione del 5 per mille alla dichiarazione dei redditi annuale, e prima nell’elenco degli enti di volontariato. A sceglierla sono stati 3.476 cittadini, per un totale di 122.341,60 euro. Attiva ormai da tre decenni sul territorio mestrino, sta allargando il proprio raggio di azione grazie ai 135 volontari iscritti.

«Questo aiuto attraverso le donazioni dei cittadini con il 5 per mille, è basilare per quello che facciamo ogni giorni» commenta la presidente Stefania Bullo. «Guardando all’andamento nel corso degli anni, c’è sempre stata una crescita dei nostri risultati, sia per importi economici ricavati, ma anche per il numero delle scelte. Ciò dimostra che la gente riconosce l'attività da noi fatta sul territorio. Mi rammarica invece un aspetto, da notizie che possiamo avere tramite i patronati piuttosto che commercialisti. E cioè che non sempre le persone indicano un ente o associazione da per aiutare. Queste sono risorse che vengono perse e sarebbe invece fondamentali. Non sempre è chiaro che il 2, 5 e 8 per mille sono scelte singole che non danneggiano nessuno. Far capire questo è basilare, poiché a molti non è chiaro, e se non si indica nulla è un peccato, perché con questa forma di donazione si possono sostenere realtà come la nostra».

Il denaro ricavato dal 5 per mille ha vari utilizzi all’Avapo mestrina. «Lo destiniamo essenzialmente ai servizi», prosegue la presidente. «Manutenzione dei mezzi per l’accompagnamento verso i luoghi di cura, così come il carburante o l’assicurazione. Poi il servizio psicologico che offriamo ai malati e ai loro familiari, in qualsiasi momento della malattia, e passaggi come l’elaborazione del lutto. Abbiamo pure avviato un servizio di consulenza nutrizionale. I soldi ci consentono di mantenere i servizi e incrementare le possibilità o le persone da aiutare. Un elemento fondamentale di sopravvivenza. Senza non avremmo potuto mantenere la gratuità di questi servizi. Lo scorso anno abbiamo assicurato 988 accompagnamenti rivolti a 109 malati; 2.103 interventi di sostegno psicologico per 364 persone; 84 consulenze nutrizionali a 20 pazienti. I volontari nel 2020 hanno donato oltre 22 mila ore di lavoro all’associazione». —



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