Scavo dei canali e Compagnie dal Porto ok allo stanziamento

CHIOGGIA
Due buone notizie per il porto di Chioggia. Sono stati erogati nei giorni scorsi i contributi previsti dal decreto Rilancio per le compagnie portuali e l’intervento di scavo dei canali, in attesa dell’autorizzazione finale da parte del Provveditorato alle opere pubbliche, dovrebbe partire da metà gennaio 2021.
L’Autorità di sistema portuale ha firmato la liquidazione di 660 mila euro a favore delle imprese portuali: 500 mila per la Compagnia portuali di Venezia e 160 mila per la Serviport di Chioggia. Fondi che si aggiungono a quelli già stanziati in agosto, raggiungendo un valore complessivo di 890.000 euro. L’erogazione deriva dalle indicazioni del decreto legge 34 del 2020 (decreto Rilancio) che prevedeva misure urgenti per il sostegno al lavoro e all’economica compromesse dalla pandemia, prevedendo all’articolo 199 le disposizioni specifiche per il lavoro portuale e dei trasporti marittimi. In pratica, in ragione delle mutate condizioni economiche riconducibili all’emergenza sanitaria, il decreto autorizza le Autorità portuali, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, a riconoscere ai soggetti autorizzati un contributo di 90 euro per ogni minore giornata di lavoro rispetto al medesimo periodo del 2019.
«Siamo stati tra i primi in Italia», specifica il commissario straordinario dell’Autorità portuale, Pino Musolino, «a adottare provvedimenti utili a fornire misure di sostegno al reddito dei lavoratori portuali duramente colpiti dagli effetti della crisi causata dalla contrazione dei volumi di traffico a livello internazionale. Con questi nuovi contributi contiamo di dare un sostegno concreto alle imprese e di alleviare le difficoltà delle famiglie dei lavoratori. Queste azioni sono possibili anche perché l’ente gode di ottima salute dal punto di vista finanziario, grazie a un triennio di spending review, riduzione dell’esposizione debitoria e investimenti oculati. Nella previsione di bilancio 2021 abbiamo accantonato 51 milioni di euro per la realizzazione di opere e escavi fondamentali per il mantenimento della competitività futura dei nostri scali lagunari».
Su questi interventi si inseriscono anche le attese opere di scavo per portare i fondali di Val da Rio, oggi fermi a -6 metri, a pescaggi idonei per far tornare a Chioggia i traffici persi negli ultimi anni a causa di fondali insabbiati. Il progetto, in attesa dell’ok finale del Provveditorato, prevede l’escavo di 50 mila metri cubi di sedimenti classe B a partire da metà gennaio. —
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