Santa Marta rivitalizzata da sessanta studenti Iuav con i loro nuovi progetti

Santa Marta fatta rivivere dagli studenti. Un quartiere veneziano rivitalizzato dalla presenza delle università, alla ricerca di nuove possibili integrazioni fra studenti e abitanti. Una festa di antica tradizione, “la sagra dei lumi”, celebrata anticamente il giorno di Santa Marta, simbolo di un momento di coesione sociale da far rivivere.
Da queste premesse è nato un esperimento didattico, e insieme civile e sociale, all’interno della laurea magistrale di Design del prodotto e della comunicazione visiva Iuav, che ha coinvolto 60 studenti e gli abitanti del quartiere di Santa Marta: cercati, dai ragazzi alla ricerca di nuove forme per raccontare la storia di questo pezzo di città, ma anche per ricostruire un tessuto di relazioni che rendano migliore il futuro. “Santa Marta: qualcosa che merita” è il titolo del Laboratorio che per un intero semestre ha impegnato gli studenti di design Iuav, coordinati dalle docenti Raffaella Fagnoni e Paola Fortuna, con la collaborazione di Damiano Fraccaro. Organizzati in 15 gruppi, gli studenti hanno sviluppato un percorso attraverso Santa Marta, seguendo gli approcci del Design sociale, del Design per l’innovazione sociale, del Design dei servizi, interagendo con i cittadini per sviluppare le proprie proposte progettuali..
Raccontano gli studenti del progetto: «Gli abitanti di Santa Marta, conoscendo le nostre intenzioni e intuendo il reale interesse che nutrivamo per loro, ci hanno accolti, e pian piano hanno iniziato a fidarsi di noi, a condividere con noi le loro vite, i loro ricordi , la loro arte. Una scrittrice, un fotografo, un artigiano e una coppia di teatranti ci hanno svelato la loro storia. Abbiamo deciso di condividere questo prezioso racconto e di farne il primo di una serie, attraverso cui ogni abitante di Santa Marta possa rivelarsi».Alcune azioni progettate hanno riproposto la tradizione secolare dell’antica festa dei luni, o dei lumi, che riuniva un tempo gli abitanti nella spiaggia di Santa Marta (scomparsa dopo l’urbanizzazione del quartiere), come occasione per rimettere in circolo spazi e luoghi dimenticati o sottoutilizzati. Fra le numerose proposte emerse dal Laboratorio: uno spazio per artisti, un sistema di orti urbani, un laboratorio sartoriale, una collezione di prodotti di Santa Marta. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia