Santa Chiara, il no degli ambientalisti

VENEZIA. C’è anche la nuova ala dell’hotel Santa Chiara tra le opere criticate dagli ambientalisti che ieri hanno presentato le proposte per un nuovo Pat (Piano ambiente territorio) per Venezia. «Una...
Cecchetti Interpress Venezia 21.09.2012.- Ampliamento Hotel Santa Chiara Piazzale Roma.
Cecchetti Interpress Venezia 21.09.2012.- Ampliamento Hotel Santa Chiara Piazzale Roma.

VENEZIA. C’è anche la nuova ala dell’hotel Santa Chiara tra le opere criticate dagli ambientalisti che ieri hanno presentato le proposte per un nuovo Pat (Piano ambiente territorio) per Venezia. «Una città in mano ai padroni e agli speculatori immobiliari» afferma Michele Boato, direttore dell’Ecoistituto Alex Langer, che cita i «nuovi padroni dell’albergo Santa Chiara che per la nuova ala hanno avuto il via libera allo sfregio sul Canal Grande, dopo la vittoria al Tar, dall’unica istituzione che avrebbe potuto intervenire, la Soprintendenza per i beni architettonici».

Il consigliere Beppe Caccia (capogruppo della Lista civica “In comune”), che fin dal 2009 aveva denunciato i rischi legati all’ampliamento dell’hotel Santa Chiara a piazzale Roma, commenta: «Si sta realizzando proprio alle porte della Città storica una vera e propria mostruosità, quasi quattromila metri cubi di cemento e, soprattutto, lo scavo di un parcheggio interrato per due piani, ai piedi del ponte di Calatrava. Un potente albergatore è riuscito a ottenere quello che un qualsiasi cittadino normale si sarebbe visto negare. Nonostante il Comune abbia resistito per anni al rilascio della concessione edilizia, prima il via libera della Sovrintendenza poi quello della Commissione di Salvaguardia hanno aperto la strada all’ordinanza del Tar che ha imposto l’apertura del cantiere. Chi governa la nostra Città? Le istituzioni elette democraticamente o apparati burocratici che rispondono a Roma e, forse, alla logica degli “amici degli amici” ?».

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