San Marco, acqua alta ad agosto: «Mai così da oltre cento anni»

La preoccupazione del Centro maree per il dato registrato domenica scorsa. Siglato un accordo per l’interscambio di informazioni con Arpav, Ispra e Cnr
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 03.08.2020.- Acqua alta in Piazza San Marco.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 03.08.2020.- Acqua alta in Piazza San Marco.

VENEZIA. Ora non ci pensiamo, ma il periodo delle maree si avvicina e non promette bene. Un segnale, passato in sordina, è stata l’acqua alta dello scorso 30 agosto che ha raggiunto i 102 centimetri alle 21.40. Sembra poco se non fosse che si tratta del più alto valore registrato nel mese di agosto dal 1872, anno in cui sono iniziate le misurazioni.

Il precedente record si verificò il 28 agosto 1995, quando la marea raggiunse i 100 centimetri. La preoccupazione va subito allo scorso 12 novembre quando la città venne sommersa da 187 centimetri di marea eccezionale, e alla Basilica di San Marco che, a poco meno di due mesi dal periodo delle acque alte, non ha ancora nessuna protezione.

Il progetto della Procuratoria pronto da mesi è stato messo in discussione dal provveditore alle Acque Cinzia Zincone e dalla commissaria del Mose Elisabetta Spitz.

Il Centro Maree si sta attrezzando e, dal punto di vista di collaborazioni con le altre istituzioni chiave, ha compiuto i passi necessari per essere considerato un punto di riferimento per la costa adriatica. Negli scorsi giorni la Giunta ha approvato un nuovo accordo quadro tra il Centro Previsione e Segnalazione Maree, Arpa Veneto e Arpa Friuli Venezia Giulia.

Da diverso tempo il Centro Maree ha dato vita a collaborazioni con questi due enti in occasione di specifici progetti o nello scambio di dati. Il nuovo accordo ha l’obiettivo di rafforzare e di dare nuovo impulso alla cooperazione tra gli enti e di realizzare un sistema di gestione delle osservazioni, delle informazioni in generale e della modellistica numerica funzionale alla previsione dello stato del mare e della marea per l’area dell’Adriatico settentrionale.

«Questo accordo è probabilmente unico nel suo genere in Italia, tra enti e regioni» afferma Alvise Papa, responsabile del Centro Previsione e Segnalazione Maree del Comune, «ed è ancora più importante proprio in questi giorni dato che la città continua ad essere interessata da fenomeni mareali assolutamente eccezionali come quello di domenica scorsa».

L’accordo si aggiunge alla consolidata collaborazione con diversi istituti del Cnr, con l’Arpa dell’ Emilia Romagna, con Ispra, con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, Università di Padova e Università di Trieste, l’Aeronautica Militare.

In pratica, adesso il Meteo Maree è inserito in una rete di istituzioni che si scambiano dati sia mareografici che metereologici senza soluzione di continuità a scopo anche di studio. Con l’accordo viene in un certo senso riconosciuta la precisione del Centro Maree come riferimento per la costa Adriatica. —

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