San Donà, il liceo censura il volantino della festa

SAN DONA'. Volantini e striscioni giudicati eccessivamente blasfemi e sessisti per pubblicizzare il ballo di fine anno degli allievi del liceo classico “Eugenio Montale” di San Donà, programmato per mercoledì sera, 1 giugno. A ledere il buon nome della scuola e, addirittura, a minacciare la qualità dell’offerta formativa dell’istituto dove si respira latino e greco, per il dirigente e i genitori: un volantino che ritrae il fondoschiena di una ragazza con degli short vertiginosi e il cognome del poeta Montale tatuato proprio lì, che potrebbe pericolosamente alludere al doppio senso sessista dell’accento sulla “o” iniziale. Oltre a uno striscione con la figura ammiccante della sacra figura messianica di Gesù, in un improbabile versione rapper, con cappellino da baseball e spritz in mano.
È stato davvero troppo per il preside e il presidente del consiglio d’istituto che di loro pugno hanno inviato una missiva agli insegnanti, alle famiglie e agli studenti, stigmatizzando pesantemente lo scherzo e l’innocente voglia di trasgredire degli organizzatori, diffidandoli addirittura a utilizzare tali mezzi pubblicitari a nome della scuola e del famoso poeta della letteratura italiana. Non importa se l’eccesso è solo per l’entusiasmo di minorenni o freschi maggiorenni e la provocazione scaturisce dall’irripetibile tempesta ormonale dell’adolescenza che poi tutti, a distanza di decenni, ricordiamo con affetto e nostalgia ai raduni di classe, custodendo gelosamente i ricordi delle marachelle.

Lo sdegno del dirigente e del rappresentante d’istituto è stato tale da far loro prendere nettamente le distanze dalla festa da ballo puntualizzando che loro non c’entrano nulla con questa iniziativa. «Con la volontà di tutelare il buon nome della scuola e la comunità educativa che si riconosce nella mission del Liceo Eugenio Montale», spiegano sdegnati nella lettera la preside, Marina Drigo, e il presidente del consiglio d’istituto, Giorgio Fregonese, «come dichiarata in premessa del piano triennale dell’offerta formativa, gli organismi istituzionali del liceo Montale comunicano che l’evento “Ballo del Montale” è iniziativa esterna, non promossa, né organizzata, né autorizzata dalla scuola».
«Esprimono profondo sdegno per la volgarità delle immagini che sono state associate al nome del Montale», aggiungono nella missiva, «stigmatizzano il mercimonio cui è esposto il corpo della donna, diffidano ad utilizzare il nome dell’istituto e il logo associato (la firma autografa del poeta) senza autorizzazione preventiva e in contesti offensivi del buon gusto, del decoro, del rispetto».
Insomma una bella doccia gelata sugli ardori e sulle premesse bollenti a cui alludono gli studenti organizzatori del ballo di fine anno che nercoledì sera, prima della Festa della Repubblica, dovranno divertirsi nell’austerità e nel contegno richiesto dai loro educatori.
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