Dress code in consiglio comunale a San Donà, polemiche e regolamento in arrivo
Il richiamo del sindaco a vestirsi in maniera formale in consiglio comunale: tra le fila dell’opposizione c’è chi pensa di abbigliarsi da baronetto del Settecento. Il consigliere Cuzzolin ironizza: «Mi comprerò lo smoking»

Dress-code in consiglio comunale, il tema anima l’estate sandonatese, accende discussioni e prese di posizione. Alimenta il botta e risposta sui social, scava un solco profondo tra chi si dichiara a favore della necessità di vestire formale per rispetto del ruolo e delle istituzioni, la maggior parte, e chi trova il richiamo del sindaco fuori luogo e l’idea di arrivare ad un regolamento assolutamente esagerata.
L’opposizione non ha fiatato. Ordine di scuderia è non dare corda a certe polemiche. Ma Gino Cuzzolin (Città delle persone), con la consueta ironia, dando appuntamento al prossimo consiglio comunale, ha commentato: «Mi comprerò lo smoking, bianco o nero, a seconda di quanto costa, e con quello farò il mio ingresso». Altri consiglieri stanno pensando di abbigliarsi come baronetti del Settecento - vedremo come andrà.
La presidente dell’associazione “Se non ora quando?”, impegnata sul tema dei diritti delle donne, Anna Maria Bardellotto, allarga il tema. «L’abbigliamento, oltre a dimostrare il grado di rispetto verso gli altri e i luoghi che si frequentano è anche», dice, «senza distinzione di sesso, espressione dei tempi in cui si vive e dei gusti e della personalità di ciascuna e ciascuno pertanto di questo argomento, il femminismo non se ne occupa. Se Non Ora, Quando? come tutti i movimenti femministi, si esprime in merito solo in due casi: quando un sopruso o una violenza viene giustificata con il modo di vestire della vittima, il secondo quando il vestito è messaggio di sottomissione femminile in una cultura patriarcale».
Le accuse da destra
Il caso era stato sollevato da Diego Paludetto, esponente di FdI, che si era detto “sdegnato” di fronte a camicie sbottonate e sciatteria in generale mostrata in aula, postato le foto per portare alcuni esempi. Tra i consiglieri ritratti, qualcuno starebbe valutando azioni di tutela.
Il sindaco, Alberto Teso, ha comunicato che nel nuovo regolamento del consiglio comunale in approvazione ci sarà un capitolo specifico sull’abbigliamento consono alla solennità dell’ambiente. In sostanza, giacca per gli uomini e spalle coperte per le donne. Ieri ha comunque precisato: «Questo vale sia per i consiglieri di maggioranza sia per quelli di opposizione che non rispettano il decoro». E ha fornito una foto che possa essere d’esempio: ritrae se stesso, l’assessore Simone Cereser e il presidente del consiglio comunale, Massimiliano Rizzello, tutti rigorosamente in completo scuro e con la cravatta.
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