San Donà, centinaia di ricatti via mail: «Hai visitato siti hard, paga»

Imperversa nel Basso Piave il messaggio di un hacker via posta elettronica: «Ho un video di te mentre guardi un porno. Versa 207 euro o lo mando a tutti»

SAN DONA'. Minacce e ricatti in rete. In questi giorni alcuni giovani e anche padri di famiglia tra San Donà e Jesolo si sono visti arrivare via mail degli avvertimenti che riferivano di visite in siti per adulti. Dopo questa imbarazzante confidenza da parte di un misterioso hacker è subito seguita una richiesta di pagamento per non svelare i contenuti a tutti i contatti.

L’hacker ha esordito dicendo di avere pieno accesso all’account contattato. «Ti sto guardando da alcuni mesi», scrive rivolto alla vittima del ricatto, «il fatto è che sei stato infettato da malware attraverso un sito per adulti che hai visitato. Virus Trojan mi dà pieno accesso e controllo su un computer o altro dispositivo. Ciò significa che posso vedere tutto sullo schermo, accendere la videocamera e il microfono, ma non ne sai nulla. Ho anche accesso a tutti i tuoi contatti e tutta la tua corrispondenza».

Superati dunque tutti gli antivirus. «Il mio malware utilizza il driver», prosegue l’hacker in un italiano imperfetto, “aggiorno le sue firme ogni 4 ore in modo che l’antivirus era silenzioso».

Poi la minaccia di inviare un video che riproduce i siti visitati a tutti i contatti mail. «Ho fatto un video», prosegue il ricattatore virtuale, «che mostra come ti accontenti nella metà sinistra dello schermo, e nella metà destra il video che hai guardato. Con un clic del mouse, posso inviare questo video a tutte le tue e-mail e contatti sui social network».

Infine il ricatto vero e proprio. La richiesta è di trasferire l’importo di 207 euro all’indirizzo bitcoin facendo riferimento ai motori di ricerca scrivendo “Compra Bitcoin”, per sapere le modalità.

«Dopo aver ricevuto il pagamento, eliminerò il video e non mi sentirai mai più», continua conciliante l’hacker per poi immediatamente dettare i tempi alla vittima: «ti do 48 ore per pagare. Non appena apri questa lettera, il timer funzionerà e riceverò una notifica. Presentare un reclamo da qualche parte non ha senso perché questa email non può essere tracciata come e il mio indirizzo bitcoin. Dopo aver ricevuto il pagamento, eliminerò il video e non mi sentirai mai più».

Riprodotto anche l’indirizzo bitcoin (BTC Wallet) è: 17YKd1iJBxu616JEVo15PsXvk1mnQyEFVt. Infine saluti e persino auguri. Ora le persone contattate hanno informati i carabinieri e la polizia postale.

In questi casi il consiglio è sempre di rivolgersi a specialisti delle investigazioni on line, come appunto la polizia postale. Nella maggior parte dei casi si tratta di virus che non necessariamente vengono trasmessi alle mail perché sono stati visitati siti hard ma si propagano via posta.

A volta basta solo navigare in rete e partono automaticamente senza essere riconosciuti dai sistemi anti virus anche se i siti hard e quelli che piratano le partite di calcio sono i più rischiosi. Il più delle volte basta cancellare la mail, anche se in altri casi ci sono stati davvero contatti diretti degli hacker e ricatti indirizzati a persone ben precise. —

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