San Donà, caos dentro la giunta: la Lega va in pressing
La segreteria regionale della Lega conferma l’espulsione del vice sindaco Quintavalle, accentuando il clima di conflitto a San Donà. Ecco cosa succederà adesso

Confermata l’espulsione del vice sindaco Augusto Quintavalle dalla Lega: la segreteria regionale e Alberto Stefani ratificano la decisione del provinciale comunicata dal segretario Sergio Vallotto. Non basta la difesa di Fabiano Barbisan.
Prima di Natale, il regalo indesiderato a Quintavalle che adesso potrà solo appellarsi alla commissione di garanzia nazionale. Ma la strada è tracciata e l’onorevole Vallotto è chiaro: «Non siamo più rappresentati da Quintavalle in giunta a San Donà».
Presto potrebbe esserci la richiesta di un rimpasto e il nome ricorrente è quello del consigliere leghista Alessandro Meneguz.
Intanto, è scontro tra sindaco e Pd, con la maggioranza sempre ai ferri corti con l’opposizione. Sullo sfondo, l’approvazione del bilancio. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, il sindaco, Alberto Teso, si è rivolto fisicamente solo verso la maggioranza, adirato con i consiglieri Partito Democratico, Lorena Marin e Daniele Terzariol, i quali se ne erano andati dalla commissione precedente in quanto il sindaco era arrivato in ritardo dopo una importante visita al vescovo di Treviso, considerando che San Donà è seconda città per importanza nella diocesi.
«Non comprendiamo questo atteggiamento», hanno replicato i consigliere del Pd, «partecipiamo a tante commissioni, e spesso senza sindaco e assessori o dirigenti». Il sindaco Teso, ha commentato con un tono deciso: «Il voto compatto dei quindici consiglieri di maggioranza a fronte di solo sei voti contrari costituisce la prova più evidente e incontrovertibile della solidità della maggioranza. San Donà è governata dai partiti che rappresentano tutto il centrodestra a livello nazionale: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Coraggio Italia i quali, ancora una volta, hanno dimostrato un’unità d’intenti precisa. Abbiamo un programma ambizioso che stiamo già realizzando, per portare a San Donà sviluppo e crescita nell’economia, nei servizi e nella qualità della vita. Chi, dall’interno o dall’esterno del consiglio comunale, cerca di remare contro la nostra crescente iniziativa politica dimostra solo la propria assoluta irrilevanza sia negli equilibri politici che nelle scelte amministrative».
Non è d’accordo con questa visione la segretaria del Pd, Maria Grazia Murer: «Alle ultime amministrative», ricorda, «il PD raccoglie il 18, 38% e si posiziona come secondo partito a San Donà dopo Fratelli d’Italia che totalizza il 29, 4%. Teso deve ricordarsi di essere il sindaco di tutti e deve quindi portare rispetto per tutti anche coloro che non l’hanno votato e per chi li rappresenta».
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