Anni Azzurri, mancano 22 Oss. I familiari: «Equilibrio fragile»

Nel 2022 un’ispezione dell’Usl aveva accertato il mancato rispetto degli standard nella casa di riposo di Favaro. Dopo il blocco degli ingressi, la situazione era migliorata. Cisl: «Situazione grave»

Maria Ducoli
La casa di riposo Anni Azzurri di Favaro (foto Pòrcile)
La casa di riposo Anni Azzurri di Favaro (foto Pòrcile)

Preoccupazione, tra i familiari degli utenti dell’rsa Anni Azzurri di Favaro, per la carenza di personale che mette in difficoltà la struttura. «L’equilibrio è fragile», spiegano i parenti degli anziani, «l’assenza per ferie, per malattia, o per dimissioni innesca un sistema di sostituzioni esasperato, che appesantisce i turni degli operatori socio sanitari (oss) presenti».

I numeri

I numeri, infatti, sono risicati: dei 55 oss necessari, ad oggi ne sono presenti 33 per un totale di 123 anziani. Nel mezzo, un vuoto di 22 operatori.

«C’è molta preoccupazione, da parte nostra», proseguono i familiari, «per la continua condizione di stress alla quale è sottoposto il personale della struttura, in considerazione dell’eccessivo carico di lavoro estremamente pesante a cui sono quotidianamente sottoposti gli operatori, in conseguenza degli organici insufficienti, condizione oramai da troppo tempo presente nella casa di riposo».

Infatti, le prime grandi criticità erano emerse nel 2022, quando un’ispezione dell’Usl richiesta dai sindacati aveva accertato il mancato rispetto degli standard regionali, con il conseguente blocco degli ingressi, poi sbloccati tempo dopo, anche grazie ad alcune convenzioni con delle cooperative.

Il sindacato

A intervenire sulla questione è il sindacalista della Cisl Fp, Paolo Lubiato: «Ventidue oss mancanti sono molto, i numeri sono preoccupanti», commenta, «si è persa la percezione di Anni Azzurri come di un posto di lavoro appetibile. Tuttavia, bisogna ricordare che la qualità del servizio è molto elevata, anche paragonata alle altre rsa del territorio. Anni Azzurri sono i più attenti alla formazione del personale e, va detto, nonostante le difficoltà non si sono mai appoggiati ai gettonisti, cosa non scontata, visto il loro dilagare in tante, troppe strutture».

Evitare i professionisti a partita Iva, per Lubiato, significa preservare la qualità del servizio perché, tra i problemi sollevati dai sindacati rispetto ai gettonisti c’è proprio la mancanza di limiti orari, cosa che permette, potenzialmente, di fare più turni consecutivi senza vincoli legati al riposo che, invece, ci sono per i dipendenti.

Il caso

Non solo la carenza di personale, la Anni Azzurri di Favaro è di recente stata sotto i riflettori perché dei familiari hanno presentato una denuncia in Procura per maltrattamenti contro gli anziani.

Scattate le indagini, gli inquirenti hanno installato le telecamere nel reparto in questione, al secondo piano, per accertare le responsabilità e verificare la fondatezza delle accuse contro un infermiere e un oss che, stando a quanto riferito dalla struttura, sarebbero associati del Gruppo Assir che, all’epoca dei fatti, assicurava il servizio sul piano.

Tuttavia, il presidente di Assir, interpellato, ha fatto sapere di non aver mai avuto nel proprio staff degli infermieri e, rispetto all’oss indagato, il presidente del Gruppo ha alzato le mani, dicendo che non aveva ricevuto alcuna comunicazione perché, d’altronde, gli oss sono associati e non dipendono direttamente dal Gruppo e, quindi, rispondono autonomamente delle proprie azioni.

 

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