San Donà, boom di supermercati

Un altro supermercato a San Donà, davanti alla rotatoria del cimitero. Insieme al prossimo insediamento della catena tedesca “Aldi”, in via Vizzotto, sarà una delle novità nella grande distribuzione nel Basso Piave. Vicino al cimitero dovrebbe aprire i battenti un nuovo grande discount. Continua il magnetismo di San Donà per i supermercati che aprono e chiudono in quantità davvero unica nel territorio.
La Lidl ha aperto quest’estate nella zona commerciale, vicino all’Ipercoop. Poi è arrivato il “Mega” alla rotonda di Mussetta. L’In’s si è spostata da via Vittorio Veneto, sede vecchia, alla rotonda dopo il sottopasso di via Garibaldi. Ecco perché dalla sede vecchia di via Vittorio Veneto potrebbe essere proprio l’In’s a investire in un’ulteriore nuova sede che sarebbe quella vicino alla rotatoria del cimitero appena assegnata.
La Aldi ha già deciso di aprire in via Vizzotto, nella struttura che aveva ospitato la Fiat storicamente. Sarà un grande supermercato che in Austria e Germani ha avuto grande successo. E non è detto che non ci siano altri investimenti. Un altro supermercato è previsto nella sede attuale dell’Atvo nel momento in cui, nel 2018, dovesse essere trasferita l’autostazione nella zona della Porta Nord assieme alla nuova stazione ferroviaria. È certo che già un’altra grossa catena di supermercati, si mormora l’Alì, ha puntato gli occhi sulla sede dell’autostazione in piazza IV Novembre. Le altre incognite sono in pieno centro, nella sede ex Billa di via Battisti, che era stata distrutta da un incendio, e poi l’immobile Bergamin. Qui non dovrebbero più aprire dei nuovi supermercati, ma negozi e centri commerciali. All’ex Billa è ancora tutto fermo in attesa di accordi con la proprietà, mentre da Bergamin, mobilificio finito nella galassia Sme, la proprietà non ha ancora firmato pur avendo avuto il permesso per costruire e contatti con grandi marchi nell’abbigliamento e calzature, oltre ad altri imprenditori che vorrebbero realizzare un grande centro commerciale alle porte di San Donà.
«La città è magnetica», ha detto l’assessore Luca Marusso, «continuiamo ad avere richieste da parte di marchi e grandi catene o supermercati». Il bacino di potenziali consumatori è effettivamente piuttosto interessante, fino a 60 mila utenti solo nella città del Piave e circa centomila nel Sandonatese.
Giovanni Cagnassi
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