San Donà, annullato l’acquisto dell’ex tribunale: sorpresa, l’Usl 4 ci ripensa e rimane con l’Inps

Sfuma la vendita del nuovo palazzo per un milione e 300 mila euro, trasloco già rallentato da denunce ed esposti anonimi 
LAZZARINI FGAVAGNIN SAN DONA TRIBUNALE NUOVO X GLI INTERNI (ERA CHIUSO) E CI SERVE UN PERMESSO
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SAN DONA'. Salta la vendita dell’ex Tribunale di via Trento che rimane dunque di proprietà del leasing Bnp Paribas di Milano e non passerà all’Usl 4 del Veneto orientale per insediarvi parte degli uffici. Bnp ne aveva riacquistato la proprietà dopo le complesse vicissitudini della causa tra Comune e costruttori, quindi il mancato pagamento da parte di questi ultimi delle rate restanti. I problemi che avevano bloccato l’Usl nel definitivo acquisto dalla società di leasing erano legati in particolare alla proprietà di un marciapiedi che era rimasto curiosamente agli iniziali costruttori della Ape Srl di Domenico Finotti. Questo avrebbe dissuaso la direzione dell’Usl 4 che ha deciso di rinunciare alla complessa operazione da 3 milioni e 100 mila euro.

OPERAZIONE SALTATA

Niente acquisto e trasferimento degli uffici, tra cui il Dipartimento di Prevenzione, che dovevano traslocare dalla sede attigua all’interno degli uffici Inps, all’ex Tribunale ora vuoto. Il trasferimento doveva essere completato l’anno scorso, poi rinviato per il vizio di forma nella cessione, quindi rinviato per il lockdown. E adesso la notizia che non si farà più nulla. Pertanto l’Usl 4 resterà nella sede dell’Inps, dove paga un canone annuale di circa 250 mila euro.

NUOVE SOLUZIONI

La prossima mossa dell’Usl sarà probabilmente di tentare di convincere l’Inps a cedere altri spazi, per allargarsi in questa sede, magari anche al piano superiore. In prospettiva, gli uffici Inps di San Donà potrebbero essere trasferiti a Mestre, mantenendo in riva al Piave solo una sede ridimensionata di riferimento, come si paventa da qualche anno. Gli uffici dell’Inps non scomparirebbero del tutto, ma verrebbe trasferita una parte importante di essi, ipotesi non troppo remota che aveva però scatenato le polemiche dei sindacati. Per il momento le bocche sono cucite e nessuno si sbilancia, ma ormai è certo che l’operazione dell’acquisto dell’ex Tribunale è stata annullata. Non era stata dunque la lunga fase del lockdown a rallentare i tempi del discusso trasloco che già aveva sollevato discussioni, pettegolezzi, addirittura denunce e esposti anonimi per le modalità con cui stava avvenendo la cessione all’Usl 4, inizialmente dalla Ape Srl, che era non esiste di fatto più, e poi dal Leasing Bnp Paribas che aveva rivendicato la proprietà. L’Usl aveva già installato dei cartelli e insegne che poi sono stati coperti.

UNA LUNGA STORIA

La vicenda parte da lontano, quando i terreni che furono delle Poste vennero ceduti ai futuri costruttori dell’ex Tribunale per il quale il Comune avrebbe pagato un canone di 400 mila euro annui, che peraltro dovevano essere restituiti dal Ministero della Giustizia, cosa non avvenuta per una consistente parte del denaro versato. Decisa la chiusura delle sedi distaccate, il Tribunale è tornato a Venezia e la nuova amministrazione Cereser ha vinto la causa per non corrispondere più il canone in quanto era venuta a mancare la funzione principale di quello stabile, che non era più il Palazzo di Giustizia. Causa vinta, con il ritorno della struttura di proprietà del Leasing che non aveva più ricevuto i soldi dai costruttori. Questi avevano tentato di ricomprarlo per poi cederlo all’Usl, ma anche questa operazione era andata in fumo. E siamo ad oggi, quando l’Usl ha deciso di chiudere la partita con un nulla di fatto. Ed è quindi probabile che anche l’Agenzia delle Entrate, che sembrava potesse trasferirsi in via Trento al posto dell’Usl se questa fosse passata all’ex tribunale, resterà nella sua sede che è andata all’asta nel quartiere di via Borgo Vecchio. 
 

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