Salzano, agli studenti della Dante il premio Grillo per un video contro la guerra

I ragazzi della terza D hanno girato un filmato a difesa dei valori universali della pace. Venerdì la premiazione a Bologna 

SALZANOTre minuti di video per dire no alla guerra, partendo da quanto sta succedendo in Siria. Tanto è bastato agli studenti della terza D della scuola media Dante Alighieri di Salzano per vincere la quarta edizione del concorso nazionale “Giovanni Grillo”, istituito da Michelina Grillo, presidente dell’omonima Fondazione, con il patrocinio dell’Aeronautica Militare, assieme al Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca.

Venerdì prossimo saranno a Bologna a ritirare il premio e ci saranno il sindaco di Salzano Luciano Betteto e i professori Manuela Bernardi e Pasquale Mazzullo, che ha seguito i venti studenti nel progetto.

In pratica, gli studenti, attraverso il libro “Giovanni Grillo da Melissa al lager - La vicenda di un deportato calabrese” dello scrittore e giornalista Rai, Gennaro Cosentino, dovevano approfondire gli aspetti più significativi e importanti di Giovanni Grillo, militare italiano deportato nei campi di concentramento tedeschi durante l’ultimo conflitto mondiale. L’obiettivo era «riaffermare e difendere i valori universali della libertà e della pace, che sono alla base dello sviluppo democratico della nostra Repubblica».

Ed è collegato all’imminente Giornata della memoria, che si celebra ogni anno il 27 gennaio. «La musica è più forte della guerra» dicono in coro i ragazzi della terza D, che vuole essere un po’ il titolo del loro lavoro, il video, titolato “Le note della speranza”, che sarà mostrato ai genitori oggi alle 18 in Aula Magna.

Il cortometraggio, dove hanno lavorato tutti i venti ragazzi chi come attore chi dietro la telecamera, si apre con un’esplosione avvenuta in Siria. Si vedono scene di morte e un giovane che suona il pianoforte. Abbozza una melodia. Alle sue spalle arriva un suo coetaneo, lo intimidisce in arabo (ci sono i sottotitoli), gli promette che lo ucciderà. Ma il musicista continua a suonare il suo motivo e, chi lo minaccia un po’ alla volta si scioglie, si unisce fino a suonare lo stesso brano.

Il trucco, i vestiti e la scenografia è tutta degli studenti. Il lavoro è stato spedito ai referenti del concorso e qualche giorno fa hanno saputo della vittoria. «Non ce l’aspettavamo» dicono i ragazzi in classe «pensavamo fosse uno scherzo. Poi quando abbiamo capito che non lo era, siamo rimasti molto contenti».

E ne hanno ragione, perché il loro video è stato scelto tra i tanti pervenuti nella categoria delle scuole medie. Inoltre premia il loro lavoro, il mettersi in gioco, il trovare una storia che potesse fare colpo sulla commissione. Adesso, giunti alla fine di questo percorso scolastico, dovranno scegliere cosa fare da grandi e qualcuno vorrebbe cimentarsi dietro, o davanti, alla cinepresa. Intanto è arrivato il premio, che fa curriculum nella loro carriera da studenti. E li proietta a essere i cittadini di domani. —


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