Lido, bambino di 7 anni rischia di annegare: salvato dal bagnino e da un bagnante

Un bambino di sette anni ha rischiato di annegare al Lido in una buca pericolosa vicino alla diga. Il pronto intervento di un bagnante e del bagnino ha evitato il peggio

Eugenio Pendolini
Bimbo di 7 anni salvato al Lido
Bimbo di 7 anni salvato al Lido

Un bagno in mare in una giornata di festa che poteva trasformarsi in tragedia. È salvo per miracolo un bambino di sette anni che lunedì scorso, intorno alle 12, ha rischiato di morire annegato in spiaggia al Lido, al confine tra gli stabilimenti del Sorriso e del Miramare.

Il piccolo si trovava in acqua insieme alla giovane zia, quando all’improvviso si è trovato in grosse difficoltà. In quel momento, il mare è in condizioni difficili: il forte vento che soffia fin dal mattino sta infatti provocando onde piuttosto forti, al punto che la bandiera rossa viene innalzata nelle torrette di salvataggio.

A complicare la situazione, però, è una buca in prossimità della diga. Scavata dalla corrente durante l’inverno, la fossa si trova a poca distanza dai massi e aumenta notevolmente la profondità del fondale. Spinti dalle onde e dalla corrente, il bambino e la zia ci finiscono dentro.

Peggio, ne restano quasi incastrati dal momento che la sabbia mossa del fondale della buca fa quasi da effetto ventosa, rendendo così difficile la risalita in superficie. Le urla di difficoltà dei due vengono sentite dai presenti.

Qualcuno si butta in mare, ma viene respinto dalla corrente e dalle onde. È a quel punto che interviene Nicola Rizzardini. Papà di due bambini, 47 anni, si trova in capanna insieme alla moglie quando si accorge della situazione: «Ho capito la situazione e, per puro istinto, ho realizzato subito che non avrei fatto in tempo a raggiungerli entrando in acqua. Così ho corso sulla diga e mi sono tuffato dai massi».

Ad essere più in difficoltà è il bambino di sette anni, che annaspa dopo aver ingurgitato grandi quantità d’acqua. In quegli attimi concitati, dopo un grande sforzo per uscire dalla buca, Rizzardini - raggiunto anche dalla moglie - riesce a riportare a riva il bambino e a tornare indietro per recuperare anche la zia. «Non mi sento un eroe, sono stato fortunato ad essere andato per la diga e ad aver resistito», racconta Rizzardini.

Nel frattempo, dalla torretta distante duecento metri dalla diga al confine con il Sorriso arriva anche il bagnino del Miramare, Paolo Rossi, per aiutare - insieme ad un papà e una figlia che si trovavano in spiaggia - il 47enne ad uscire dall’acqua e a mettere in atto le pratiche di soccorso al bambino, poi aiutato anche da un medico.

Vista la grande quantità di acqua ingurgitata e le difficoltà respiratorie, al piccolo viene anche somministrato dell’ossigeno prima dell’arrivo del Suem. Le sue condizioni sono poi migliorate in serata. Ma di certo, il bagno in mare con i cavalloni ha rischiato di trasformarsi in tragedia.

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