Salumificio Zampini, buco di sei milioni
Salzano. Il titolare Tito ha chiesto e ottenuto il concordato preventivo

Il titolare Tito Zampini
SALZANO.
Per evitare il fallimento il titolare del salumificio «Zampini Tito e figlio spa» di Salzano, uno dei più noti non solo in provincia di Venezia, ha chiesto e ottenuto dai giudici del Tribunale civile di Venezia di avviare la procedura per il concordato preventivo. E' stato nominato commissario giudiziale il commercialista mestrino Piero De Bei, l'ultima parola, comunque, spetta ai creditori, che sono stati convocati per il 13 gennaio. Per quel giorno il commissario, dopo aver esaminato i conti, in particolare il passivo, il valore dell'azienda e le proprietà, avanzerà la sua proposta, quindi i creditori avranno venti giorni di tempo per dare il loro voto, accogliendo o meno la proposta di concordato. La «Zampini» occupava fino ad alcuni mesi fa una trentina di dipendenti, stando alla documentazione presentata dallo stesso titolare il passivo raggiunge quasi i sei milioni di euro. Il compito principale di Piero De Bei da oggi al giorno dell'assemblea dei creditori sarà quello di appurare se vi sia la possibilità di vendere l'azienda o di trovare qualcuno disposto a rilevarne la gestione in affitto, La legge permette agli stessi ex titolari, con un'altra sociatà, di ottenere l'affitto d'azienda, purchè una parte dei debiti venga pagata. La crisi del salumificio di Salzano oltre a produrre effetti negativi per l'occupazione in paese ha creato non pochi disagi anche ai venezianio del centro storico. Tito Zampini, infatti, era uno dei tre produttori che importavano cosce di agello castrato per fare la castradina. il tipico piatto di carne, brodo e verze preparato per la festa della Madonna della Salute. Non è un caso, quindi, che già una decina di giorni prima del 21 novembre non ci fosse un macellaio a Venezia che in negozio avesse ancora coscia di agnello. Il procedimento per la castradina inizia, infatti, due mesi prima del 21 novembre: è infatti necessario mettere in salamoia la carne, quindi peparla e aromatizzarla, infine affumicarla.
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