Riviera, crolla la richiesta a Cofidi

Nel 2011 credito agevolato alle aziende per 25 milioni di euro, –18,42% sul 2010
Un' immagine di archivio, datata 13 Dicembre 2004, mostra un operaio mentre controlla la produzione in un laboratorio artigianale di calzature a Napoli. Il numero di persone in cerca di occupazione ad aprile risulta pari a 2 milioni 220 mila unita', in crescita dell'1% (+21 mila unita') rispetto al mese precedente e del 20,1% (+372 mila unita') rispetto ad aprile 2009. Lo rende noto l'Istat nella stima mensile provvisoria, sottolineando che tra le persone in cerca di occupazione a crescere e', in particolare, la componente maschile. FUSCO/DBA
Un' immagine di archivio, datata 13 Dicembre 2004, mostra un operaio mentre controlla la produzione in un laboratorio artigianale di calzature a Napoli. Il numero di persone in cerca di occupazione ad aprile risulta pari a 2 milioni 220 mila unita', in crescita dell'1% (+21 mila unita') rispetto al mese precedente e del 20,1% (+372 mila unita') rispetto ad aprile 2009. Lo rende noto l'Istat nella stima mensile provvisoria, sottolineando che tra le persone in cerca di occupazione a crescere e', in particolare, la componente maschile. FUSCO/DBA

MIRA. La crisi economica e finanziaria non risparmia nemmeno la rete di piccole e medie imprese della Riviera del Brenta – come quelle del settore tessile, abbigliamento e calzaturiero che nel 2011 hanno aumentato le esportazioni del 15,4% – che malgrado tutto continuano a produrre e vendere.

Un preoccupante segnale di « stagnazione» del sistema economico nell’area della Riviera arriva da Cofidi, la società cooperativa di garanzia mutualistica della Confartigianato che offre ad artigiani e piccoli imprenditori l'accesso al credito agevolato. Cofidi ha chiuso il 2011 nella Riviera del Brenta con quasi 25,5 milioni di euro di « affidamenti », il -18,42% del 2010.

Non a caso è stata una grande partecipazione al convegno, tenutosi nei giorni scorsi a Mira, su «Sostegno al credito in tempo di crisi» su iniziativadi Cofidi Veneziano e dalla locale Associazione Artigiani e Piccola Impresa e da Unicredit. Al convegno il il direttore generale di Cofidi Veneziano, Mauro Vignandel, ha sottolineato che per far «rifiatare» le imprese in affanno a causa della crisi e della stretta creditizia, «bisogna che ci sia un’apertura da parte delle banche, una spinta all’internazionalizzazione e l’adozione di un pacchetto trasversale di aiuti salva-imprese, partendo, innanzitutto, da una nuova moratoria sui mutui sottoscritta dalle banche».

A sua volta, il presidente dell’Associazione, Salvatore Mazzocca, ha osservato che a differenza di Unicredit «alcune banche dovrebbero essere più ricettive e comprendere le vere necessità del sistema economico della Riviera del Brenta, altrimenti si rischia di affossare i grandi sforzi fatti dalle nostre aziende di essere sempre più competitive e trasparenti».(g.fav.)

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