Ritrovati lungo l'argine i resti di soldati della Grande Guerra

L’argine del Piave a Croce dove sono stati trovati altri resti di soldati
FOSSALTA DI PIAVE.
Spuntano nuove ossa sulle rive del Piave, in via Argine san Marco, scoperti dagli operai che stavano eseguendo la bonifica dei terreni nell'ambito dei lavori per la terza corsia. Femori, costole, appartenenti probabilmente a due persone almeno. Ma questa volta, a differenza dei ritrovamenti di Croce di Musile, non ci sarebbero dubbi sul fatto che si tratti di soldati della Grande Guerra che combattevano sul fronte del Piave. Tra le ossa, infatti, ci sarebbero anche dei resti di elmetti metallici, probabilmente italiani. Tutti i reperti sono ora sotto sequestro dai carabinieri e verranno esaminati con tutta probabilità dal medico legale Andrea Galassi che già sta esaminando i ritrovamenti di Croce per la Procura. A Croce non è ancora chiaro se i resti di una decina di uomini possano essere di soldati, anche perché non c'erano nella fossa comune rinvenuta elmetti, armi, pallottole o quant'altro. Un particolare che ha dato adito a molte ipotesi e ericostruzioni, tra le quali quella di un antico cimitero del '700 e altro ancora più macabre legate a presunti omicidi o regolamenti di conti. Il territorio scopre dunque che sotto le rive del Piave non ci sono solo bossoli o pallottole, ma anche resti umani che iniziano ad essere numerosi. L'associazione il Piave '15-'18 di Alfredo Tormen sta lavorando assieme al medico legale e alla Procura nelle indagini e accertamenti che a Musile contemplano anche l'esame al carbonio 14 per stabilire con una certa precisione la data dei decessi. (g.ca.)
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